La testa di una donna “silenziosa”: il significato dell’enorme statua Water’s Soul
Water's Soul ha finalmente fatto la sua comparsa accanto al fiume Hudson: l'opera d'arte è stata svelata al pubblico il 21 ottobre, dopo essere stata oggetto di tantissima curiosità da parte della popolazione, che non vedeva l'ora di ammirare la scultura nella sua interezza. La statua è dell'artista di fama mondiale Jaume Plensa. Il suo scopo era far sì che Water's Soul rendesse quel posto un luogo sereno, dove sentirsi in pace con se stessi e col mondo, dove fermarsi a riflettere. Per questo ha puntato tutto su una scultura semplice ma imponente, che riproduce un gesto significativo e inequivocabile.
Stop: fermati, fai silenzio e respira
La testa di una donna con il dito indice premuto sulle labbra: è la scultura di Jaume Plensa che è possibile ammirare sulla parte bassa di Manhattan, lungo il fiume Hudson. Il gesto del dito portato alle labbra è un chiaro invito al silenzio, a mettere in pausa il caos della città. Nel continuo movimento metropolitano è facile ritrovarsi in un vortice inarrestabile in cui si finisce col perdere se stessi e le cose davvero importanti. La statua, invece, ci ricorda l'importanza di fermarsi, di prendere un momento tutto per sé, di concedersi una pausa in cui guardarsi davvero dentro.
Water's Soul, la nuova opera di Jaume Plensa
Con i suoi 24 metri di altezza Water's Soul è il più grande lavoro mai realizzato da Plensa fino ad oggi. La posizione, vicino all'acqua, non è casuale. Già in passato lo scultore ha affrontato il tema: questo elemento naturale è visto come qualcosa di più, come metafora della vita stessa, come qualcosa da preservare perché bene collettivo di inestimabile valore. L'invito a tacere, infatti, va di pari passo a quello di fermarsi ad ascoltare il rumore delle acque, il suo costante fluire in cui è possibile scorgere una voce che ci parla: ma solo se siamo davvero disposti ad ascoltarla.
Il 66enne spagnolo non è la prima volta che si cimenta con un volto femminile gigante. Anche l'installazione esposta alla 56esima Mostra d’Arte della Biennale di Venezia proponeva questa forma, realizzata ispirandosi a una ragazza di nome Nuria, figlia di un amico cinese di Barcellona. In quel caso, il focus era però il tema della diversità, della separazione, della distanza. E non è tutto. Suoi erano i due volti femminili a occhi chiusi inseriti in apertura della mostra Dream: erano un invito rivolto direttamente allo spettatore a lasciarsi completamente andare nel viaggio onirico proposto nel percorso.
La statua vuole trasmettere serenità, speranze e quiete, stimolando l'autoriflessione e l'empatia con lo spazio circostante. "L'acqua è una meravigliosa metafora dell'umanità. Una goccia d'acqua è abbastanza sola, come una singola persona, ma molte gocce insieme possono creare un'onda di marea e formare immensi fiumi e oceani. Quando gli individui si uniscono per scambiare idee e creare comunità sono capaci di creare qualcosa di incredibilmente potente" ha spiegato Plensa a ABC.