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Lago Maggiore, 5 tappe per amanti del design e della natura

Passeggiate all’aria aperta, architetture barocche, silenziose montagne e la natura più rigogliosa, a poco più di un’ora da Milano si può raggiungere un luogo ricco di storia, cultura, fascino e bellezza. Il Lago Maggiore, con i suoi paesaggi mozzafiato e il suo clima mite, è una meta ideale in ogni stagione e, in attesa di tornare a viaggiare liberamente, impariamo a conoscere alcuni dei tesori più preziosi d’Italia.
A cura di Clara Salzano
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Il Lago Maggiore, con i suoi paesaggi mozzafiato e il suo clima mite, è una meta ideale in ogni stagione e, in attesa di tornare a viaggiare liberamente, impariamo a conoscere alcuni dei tesori più preziosi d'Italia. Passeggiate all'aria aperta, architetture barocche, silenziose montagne e la natura più rigogliosa, a poco più di un'ora da Milano si può raggiungere un luogo ricco di storia, cultura, fascino e bellezza. L'avventura inizia da Stresa che occupa una posizione assai suggestiva sul Lago Maggiore e comoda per raggiungere le scenografiche Isole Borromee e l'Isola dei Pescatori. La dolcezza del clima, le bellezze paesaggistiche e architettoniche hanno fatto di Stresa una delle mete turistiche italiane più ambite già dalla seconda metà dell’Ottocento. Il suo lungolago è arricchito da dimore storiche e lussuosi hotel in stile liberty, parchi verdi lussureggianti, tutti con vista verso uno dei laghi più belli e carichi di fascino d'Italia. Stresa, incastonata tra lago e montagna, è il luogo ideale da cui partire per un tour esplorativo della regione lacunare e delle vicine montagne che circondano il Lago Maggiore dando vita ad un paesaggio scenografico unico al mondo, di cui vi suggeriamo alcune delle mete più affascinanti ed emozionanti, da scoprire anche solo virtualmente in attesa di poter tornare a visitare tutte le bellezze d'Italia.

Parco Pallavicino

Il lungolago di Stresa, in direzione Belgirate, è dominato dai 18 ettari di Parco
 Pallavicino dove l’anima botanica e quella faunistica vivono in armonia all'interno di una scenografica tenuta nobiliare, risalente al 1855. Villa Pallavicino nasce come dimora privata di Ruggero Bonghi, statista e letterato napoletano. Solo nel 1862 la tenuta fu acquisita da parte della famiglia nobile genovese Pallavicino che ampliò la proprietà,  facendo costruire strade carrozzabili che l'attraversassero, arricchì il parco di statue e trasformò una semplice dimora in una splendida villa ottocentesca di stile neoclassico che ancora oggi domina la collina rivolta verso il Lago Maggiore. Dal 1952, per opera della marchesa Luisa, la tenuta accoglie animali provenienti da ogni angolo del mondo che creano uno zoo d’eccezione., che insieme al meraviglioso giardino e alla villa, costituiscono il museo faunistico e parco Pallavicino oggi aperto al pubblico. Dal 2017 il Parco Pallavicino è entrato nel circuito delle Terre Borromeo. È famoso soprattutto per le oltre 50 specie che qui vi abitano, come zebre, canguri, coati, gru antigone e fenicotteri. Molti degli animali si trovavano già qui quando la gestione del parco è passata ai Borromeo nel 2017.

Isole Borromee

Isola Madre e Isola Bella sono due delle isole che compongono l'arcipelago nel Lago Maggiore che, con la sua storia centenaria e il patrimonio artistico illustre, rappresenta una meta turistica unica al mondo e dal fascino impareggiabile. Da Stresa, perla del Lago Maggiore, parte il battello o il motoscafo con cui si raggiunge la costa delle due isole caratterizzate da antichi palazzi e architetture barocche immerse in meravigliosi giardini. Isola Madre, con i suoi otto ettari di estensione, è la più grande delle Isole Borromee. Gustave Flaubert scriveva che "Il patrimonio botanico e la forte impronta esotica l’hanno resa il luogo più voluttuoso visto al mondo". L’aspetto che conserva oggi l'isola risale al XVIII dove si può visitare il palazzo tardo-rinascimentale progettato da Pellegrino Pellegrini, detto il Tibaldi, figura di spicco della cultura lombarda e architetto di fiducia di Carlo Borromeo, arcivescovo di Milano. Sono aperti al pubblico anche i meravigliosi e ricchi giardini, opera dell’architetto Filippo Cagnola, che nel 1710 definì gli ampi spazi con scalinate, pergolati e vasi. Oggi i giardini sono stati inglobati in un più ampio parco botanico all’inglese, realizzato ai primi dell’Ottocento, dove trovano dimora piante e fiori portati da viaggi lontani e il cui patrimonio botanico e la forte impronta esotica hanno fatto di Isola Madre, secondo Gustave Flaubert "il luogo più voluttuoso visto al mondo".

La più affascinante e suggestiva delle isole dell'arcipelago è tuttavia l'Isola Bella: "Ci sono voluti quasi quattrocento anni e il lavoro di squadra di centinaia di qualificati architetti, ingegneri, stuccatori, pittori ed ebanisti che si sono succeduti nei secoli per dar luogo alla straordinaria trasformazione dell’Isola Bella da scoglio lambito dalle acque del lago in luogo di delizie. Fino al 1630 l’isola Bella era uno scoglio abitato da pescatori, con due piccole chiese e qualche orto. I Borromeo, già proprietari dell’isola Madre dal 1501, dal primo ventennio del Seicento con Giulio Cesare III e Carlo III concentrano i propri interessi sull’isola, dando avvio al grandioso progetto che porterà alla creazione del Palazzo e del giardino. Questo intento verrà portato avanti, ampliato e definito da Vitaliano VI a tutti gli effetti considerato il fondatore dell’Isola Bella". La stagione di visita alle Isole Borromee si è conclusa e riapriranno le porte ai visitatori il 19 marzo 2021. Il periodo di chiusura sarà utilizzato per la manutenzione e i restauri delle testimonianze architettoniche e artistiche presenti sulle Isole.

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Isola dei Pescatori

L’Isola dei Pescatori si trova a metà strada fra l’Isola Bella e l’Isola Madre, nella rotta delle crociere lacustri gestite dalla Navigazione Laghi. L’Isola non è privata e un tempo abitata solo da pescatori oggi ospita ristoranti e negozi tipici tra piccole viuzze e scorci scenografici, dove poter passeggiare e cenare al tramonto con una delle viste più suggestive del Lago Maggiore.

Funivia Stresa-Alpino-Mottarone e Alpyland

Da Stresa è possibile salire fino alla cima del Mottarone con la “Seggiovia Mottarone Vetta”. La Funivia Stresa-Alpino-Mottarone collega in soli 20 minuti il lago alla montagna, raggiungendo quota 1491 metri s.l.m.. Lungo il tragitto è possibile ammirare lo stupefacente panorama che consente di spaziare a 360° dalla Pianura Padana alle cime delle Alpi, dalla vetta del Monte Rosa alla vista dei sette Laghi. Il Mottarone, situato tra il Lago Maggiore ed il Lago d’Orta, è considerato uno dei balconi naturali più belli d’Italia. Una volta giunti sulla vetta del Mottarone, attraverso panoramiche cabine, si può scegliere se fermarsi qui per vivere un'esperienza adrenalinica unica e spettacolare: “Alpyland”, 1,2 km di pista di puro divertimento per grandi e piccini. "Alpyland è il parco dei divertimenti in cima al Mottarone, un luogo da cui lo sguardo si perde verso le Alpi, i laghi e le terre lombarde. Lì sulla vetta della "montagna dei novaresi" potrete provare la frizzante esperienza dell'Alpine Coaster, una pista di bob su rotaia utilizzabile sia in estate che in inverno. Un divertimento per tutti e per tutte le età.", spiega il suo ideatore Luigi Nerin, "L'Alpine Coaster è un'attrazione simile alle montagne russe, tutta in discesa, con la particolarità che ogni utente può decidere la velocità alla quale affrontare il tracciato. I bob a due posti sono infatti dotati di un sistema frenante che il passeggero posto sul sedile posteriore può azionare per accelerare o decelerare. La pista è lunga 1.200 m e si sviluppa su un dislivello di 100m".

Hotel di charme

Guardando i fastosi palazzi e le antiche ville nobiliari sul lungolago è facile intuire perché Stresa è stata definita la perla del Lago Maggiore. Molti di questi edifici accolgono alcuni degli alberghi più lussuosi della Regione come il Regina Palace Hotel con oltre cento anni di storia che conobbe i suoi fasti grazie alla strada napoleonica che nel 1806 portò i primi turisti a Stresa e, un secolo più tardi, con l’apertura del traforo del Sempione che permise ai rappresentanti della “Belle Epoque” europea e mondiale di arrivare sul Lago Maggiore. Il Grand Hotel des Iles Borromées, scelto da Hemingway come ambientazione di Addio alle Armi, l'Hotel Astoria, sono altri esempi di eleganti alberghi sul lungolago di Stresa divenuta meta privilegiata della nobiltà europea durante l'Ottocento. Oggi molte delle antiche e nobili dimore della Belle Epoque sono state trasformate in hotel di charme come il Residence Villa Maurice, nel centro di Stresa, che unisce una residenza di lusso con il comfort di un hotel
 e l'intimità di un appartamento e da cui godere della splendida passeggiata sul lungolago di Stresa, del grazioso centro storico e alle vicine bellezze del Lago Maggiore.

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