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Le capsule del sonno che danno riparo ai senzatetto nelle fredde notti d’inverno

Capsule mobili pensate per dare riparo ai senzatetto nelle gelide notti d’inverno sono state installate a Ulm, una città nello stato della Germania meridionale del Baden-Württemberg. Si chiamano Ulmer Nest e permettono alle persone senza fissa dimora di passare la notte al caldo e al sicuro. Il progetto nasce come programma di assistenza ai senzatetto di Ulm ma può essere esteso in tutto il mondo.
A cura di Clara Salzano
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Le Ulmer Nest sono capsule mobili pensate per dare riparo ai senzatetto nelle gelide notti d'inverno. I primi prototipi di queste piccole capsule del sonno sono state installate a Ulm, una città nello stato della Germania meridionale del Baden-Württemberg, dove i senzatetto possono passare la notte al caldo e al sicuro. Gli "Ulmer Nester" nasce come programma di assistenza ai senzatetto a Ulm ma può essere diffuso in tutto il mondo.

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L'Ulmer Nest è un programma innovativo di assistenza alle persone senza fissa dimora. Le capsule, quando vengono utilizzate per dormire, inviano un segnale all'Associazione Caritas Ulm-Alb-Donau grazie ad appositi sensori che rivelano la presenza nella struttura mobile. In questo modo al mattino un assistente può recarsi sul posto e visitare i senzatetto che hanno trascorso la notte lì. L'obiettivo è anche quello di fornire informazioni su altri servizi per i senzatetto. Il progetto è stato ideato nell'ambito dell'inizizativa "Wilhelmsbüro" delle due giovani aziende di Ulm Bootschaft, Resistance and Sons e dell'informatico Florian Geiselhart. L'Ulmer Nest è stato avviato da un team di progetto, composto da progettisti di prodotti e interfacce, sviluppatori di software e hardware delle due aziende.

In Germania esistono almeno 860.000 persone che vivono senza fissa dimora. Ilmer Nest ha sperimentato un modo sicuro e accogliente per dare riparo ai senzatetto. Ogni capsula del sonno è realizzata in legno e acciaio, può ospitare fino a due persone e ha persino una fornitura elettrica grazie a pannelli solari che alimentano l'abitacolo, proteggendolo dal freddo, dal vento e dall'umidità. Il programma è stato avviato in seguito al mock-up della sessione Wilhelmsbüro e dei risultati di una "tavola rotonda" della città di Ulm sul tema dei senzatetto. Il risultato è stato un prototipo che è stato sperimentato in due luoghi diversi della città riscuotendo un grande successo.

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