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Lo scolapiatti è finlandese: ecco come è nato il mobile per asciugare le stoviglie

Non c’è cucina che non abbia uno scolapiatti perché da quando è stato inventato è ancora il modo più pratico, discreto ed economico per asciugare le stoviglie e la storia dietro la sua invenzione è davvero curiosa.
A cura di Clara Salzano
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Fino agli anni 1940 le famiglie spendevano mediamente quasi 30.000 ore per lavare ed asciugare le stoviglie nel corso della propria vita. Affidarsi ad una macchina per lavare e/o asciugare, come una lavastoviglie, riduce sicuramente il tempo che si impiega per pulire le stoviglie ma bisogna calcolare sempre il tempo necessario per caricare e scaricare la macchina, l'energia e il denaro necessari per acquistare e far funzionare la macchina, oltre all'ingombro in cucina che occupa generalmente. Usare un semplice sgocciolatoio da lavello sicuramente limita tutti questi inconvenienti però comporta uno sforzo maggiore per pulire la cucina e la rende anche più disordinata. È ragionando proprio su questi vari punti che la finlandese Maiju Gebhard arrivò all'invenzione del primo mobile scolapiatti.

Scolapiatti di Louise R. Krause
Scolapiatti di Louise R. Krause

Lo scolapiatti è probabilmente il design più finlandese che ci sia, perché è semplice, pratico ed economico. Il mobile per asciugare le stoviglie progettato da Maiju Gebhard negli anni '40 (in collaborazione con l'Associazione finlandese per l'efficienza lavorativa) ebbe subito un grande successo. Un modello di scolapiatti rudimentale era già stato ideato negli Stati Uniti da Louise R. Krause intorno al 1930 (brevetto statunitense 1860617) come "mobile di essiccazione di piatti" ma il progetto non ebbe riscontro efficace tra le famiglie americane in quanto il vano porta stoviglie veniva posizionato sopra il lavandino ed era progettato con un sistema di sgocciolatoio sottostante che non fu considerato molto pratico. L'invenzione di Maiju Gebhard, che usava filo metallico o di plastica al posto del legno, è quella che invece ancora viene usate nelle cucine di tutto il mondo.

In finlandese scolapiatti si dice "Astiankuivauskaappi". L'invenzione di Maiju Gebhard si differenzia da qualche prototipo antenato e da altri modelli similari perché usa lo spazio sopra il lavello per posizionare un mobile dentro cui lasciare le stoviglie ad asciugare. All'interno del mobile i piatti e gli altri utensili sono posizionati in appositi spazi cavi in una serie di ripiani. Le stoviglie possono sgocciolare così direttamente nel lavello. In seguito è stata anche realizzata la versione di mobile per asciugare le stoviglie con vasche sottostanti integrate per raccogliere l'acqua. Le vasche possono essere svuotate e pulite all'occorrenza. Lo scolapiatti di Maiju Gebhard è riconosciuto dalla Fondazione Finlandese delle Invenzioni come una delle più importanti invenzioni finlandesi del XX secolo, tanto che si è diffusa lentamente anche in altri paesi e oggi è uno dei pezzi più importanti e indispensabili di una cucina.

Scolapiatti di Maiju Gebhard
Scolapiatti di Maiju Gebhard
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