Lolly-Laputan, il caffè cinese che sembra un paese delle fate per bambini
"Una mattina mia figlia stava disegnando il suo paese delle fate da sogno e volevo davvero che quel sogno diventasse realtà, quindi più bambini potevano venire e unirsi a loro", così Yu Ting, capo architetto dello studio Wutopia Lab, spiega l'idea dietro il progetto del caffè Lolly-Laputan. Il nuovo caffé di Dalian, in Cina, sembra appunto un paese delle fate di 580 metri quadrati. È "il primo ristorante educativo per famiglie in Cina" caratterizzato da arredi stravaganti, spazi per l'apprendimento ergonomici, giostre, case sugli alberi nascoste, scivoli, buche e sipari.
Già dall'esterno il Lolly-Laputan sembra un mondo fatato. La facciata del bar è ricoperta da pannelli rotondi in alluminio traforati che creano varie increspature in corrispondenza degli accessi. La hall è caratterizzata da una stanza circolare che sembra una "foresta di luci" con 1.000 tubi acrilici appesi al soffitto e disposti a forma di anello dove le luci simulano l'effetto della luce solare tra le foglie di una foresta. Si entra poi nel ristorante vero e proprio che presenta una pianta aperta dove il fulcro è rappresentato dalla Cloudy Town, un'area caratterizzata da pannelli ondulati bianchi al pavimento e soffitto che sembrano ricreare un cielo di nuvole ovattate. I bambini possono muoversi sulle "nuvole" e scoprire le varie attrazioni del caffè, dalle giostre alle case sugli alberi, dagli scivoli alla buca per le palle.
Grandi stanze dalla pianta aperta e spazi privati si compenetrano. Tramite una scala, dalla sala principale, si accede al Castello d'oro, che ospita una tranquilla sala da pranzo con camino, lume di candela artificiale e argenteria lucida, tutto a misura di bambino. Di fronte, dietro una tenda rossa di velluto, c'è un piccolo palcoscenico per spettacoli. Una sorta di galleria e di struttura a casetta accolgono alcuni spazi privati più tranquilli. Anche nei bagni è stata usata molta fantasia con la toilette per bambine ispirata al filo interdentale, mentre quello per i bambini si rifà ai viaggi nello spazio.