Londra, apre il nuovo Design Museum: ecco il progetto da 83 milioni di sterline
Il London Design Museum apre al pubblico il 24 novembre 2016 nella sua nuova sede a South Kensington. Il celebre museo si sposta dalle rive del Tamigi in un iconico edificio del secondo dopoguerra, l'ex Commonwealth Institute simbolo del modernismo britannico, su Kensington High Street nel West London. Il progetto di recupero dello storico edificio, realizzato nel 1962 dallo studio RHWL, ha visto la collaborazione dell'architetto John Pawson e Rem Koolhaas di OMA per la definizione degli interni, mentre Allies & Morrison e Arup si sono occupati di ripristinare la facciata ed il tetto paraboloide iperbolico in rame, che rappresenta la cifra stilistica dell'ex Commonwealth Institute.
Il Design Museum di Kensington sarà il più importante museo al mondo del design contemporaneo e dell'architettura, una vetrina internazionale per i molti settori della progettazione in cui la Gran Bretagna eccelle e un centro creativo per promuovere l'innovazione e sostenere la prossima generazione di talenti del design.
Il Museo, che ha selezionato la sua nuova sede nel 2008 nella speranza di ampliare la propria offerta di raccolta e di eventi, continuerà a mostrare il lavoro da molteplici settori della progettazione come l'architettura, la moda, il prodotto e il design industriale, e a promuovere idee innovative per il futuro del settore sia attraverso mostre temporanee che permanenti.
Dopo 27 anni trascorsi sul Tamigi, nell'edificio bianco che ora ospiterà l'archivio di Zaha Hadid Architects, il nuovo London Design Museum si prepara ad essere un museo del 21° secolo con uno spazio amplificato: ben 10.000 metri quadrati sono destinati a spazi espositivi, educativi e di archivio. Il nuovo edificio ospiterà anche un Learning Centre Swarovski Foundation, un auditorium da 202 posti e una galleria dedicata alla sua collezione permanente, al piano superiore; mentre al piano terra e al piano inferiore ci sarà spazio sufficiente per ospitare contemporaneamente fino a sette esposizioni all’anno. Il nuovo Design Museum di Londra ha trovato la sua nuova casa proprio nel quartiere culturale di Kensington dove sono situati altri luoghi culturali come il Royal College of Art, il Victoria and Albert Museum (V & A), il Museo della Scienza, il Museo di Storia Naturale e la Serpentine Gallery.
Il recupero dell'ex Commonwealth Institute è costato 83 milioni di sterline, tutti provenienti da fondi privati, tra cui la National Lottery e la Swarosky Foundation. Il progetto si inserisce in un più ampio piano di riqualificazione immobiliare che segue le spietate dinamiche del mercato londinese. Il London Design Museum è infatti il fulcro del lussuoso complesso residenziale Holland Green firmato OMA. Lo storico edificio del 1962, dopo decenni di abbandono, è stato acquistato nel 2007 da Chelsfield, artefice dello sviluppo residenziale circostante: la struttura sottoposta a vincolo poteva ospitare solo una realtà culturale, ecco perché la scelta di trasferire qui la nuova sede del Design Museum di Londra.
Il progetto di OMA, pur mantenendo il tetto in rame distintivo e la forma parabolica dell'edificio modernista, conferisce nuova spazialità e vita agli interni dell'ex Commonwealth Institute: "Lavori di ristrutturazione significativi e complessi sono stati effettuati, tra cui la riconfigurazione totale della struttura e lo scavo del piano interrato per aumentare la superficie e l'efficienza organizzativa del Museo", spiega lo studio di Rem Koolhaas, "Le facciate sono state completamente sostituite per soddisfare gli standard tecnici dell'edilizia contemporanea. La vetratura è stata riprogettata e sostituita per mantenere il modello della finestratura e della costruzione originale RHWL. Questo nuovo sistema permette di controllare la luce del giorno e la vista degli spazi museali futuri. I pannelli di vetrate originali sono stati rimossi, ristrutturato e ripristinato per essere goduto dai futuri visitatori del Museo".
Il London Design Museum apre al pubblico con una mostra dal titolo "Paura e Amore: Reazioni a un mondo complesso", curata dal critico d’architettura e vincitore della Biennale di Venezia del 2012 Justin McGuirk. La mostra si compone di undici installazioni realizzate da alcuni dei più importanti architetti di fama internazionale, tra cui OMA, Hussein Chalayan, Madeline Gannone e Neri Oxman. Il Museo accoglie il pubblico in una struttura completamente rinnovata all'interno: il tetto originario è protagonista dell'edificio ed infatti è rimasto invariato; tutti gli spazi interni sono stati disposti attorno ad un grande atrio a tutta altezza e alle rampe di scale in legno, che sono circondate da balaustre alte e doppie come posti a sedere ricavati. Non sono mancate la critiche di chi ha trovato il progetto troppo audace come Rowan Moore che dalle pagine dell’Observer scrive: “Il risultato sarebbe stato migliore se OMA avesse disegnato il museo e Pawson i lussuosi appartamenti”.