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Londra, ecco come sarà il Serpentine Gallery Pavillion 2017

L’architetto africano Diébédo Francis Kéré è stato selezionato per la progettazione del Padiglione della Serpentine Gallery di quest’anno, uno degli eventi più attesi dell’estate di Londra e del mondo dell’architettura internazionale.
A cura di Clara Salzano
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Sembra un grande albero artificiale nel cuore di Londra il prossimo Padiglione della Serpentine Gallery. A disegnare il prossimo padiglione della famosa galleria d'arte nei Kensington Gardens di Londra sarà l'architetto africano Diébédo Francis Kéré, con studio di Base a Berlino. Diébédo Francis Kéré sarà il 17 architetto ad affrontare quello che dal 2000 è diventato un sito internazionale di sperimentazione architettonica. Alcuni dei più grandi architetti del mondo, tra cui Peter Zumthor nel 2011, Frank Gehry nel 2008, Rem Koolhaas e Cecil Balmond, con Arup, nel 2006, Oscar Niemeyer nel 2003, Daniel Libeskind con Arup nel 2001 e Zaha Hadid, che ha disegnato il Padiglione inaugurale nel 2000, hanno partecipato alla progettazione del Padiglione temporaneo della Serpentine Gallery sul prato di Hyde Park. Ogni padiglione ha una durata di quattro mesi e la scelta del progettista deve ricadere sempre su un architetto che non ha ancora realizzato nessun suo progetto nel Regno Unito.

Il progetto proposto per il Serpentine Pavilion 2017 è concepito come un micro Cosmos – una struttura di comunità all'interno dei giardini di Kensington che fonde i riferimenti culturali del mio paese, il Burkina Faso, con le tecniche sperimentali di costruzione.
La mia esperienza di crescere in un villaggio del deserto remoto ha instillato un forte consapevolezza delle implicazioni sociali, sostenibili, e culturali del design. Io credo che l'architettura abbia il potere di sorprendere, unire, e ispirare il tutto mentre media aspetti importanti, come comunità, ecologia ed economia.

Diébédo Francis Kéré

In Burkina Faso l'albero è un luogo dove le persone si riuniscono, ed è a quest'immagine che si ispira il progetto per il Serpentine Gallery Pavillion 2017 di Diébédo Francis Kéré. Il padiglione è concepito con una grande tettoia pensile sul tetto di acciaio e una pelle trasparente che riveste la struttura in modo da far entrare dall'alto la luce e inondare lo spazio interno ma proteggendo dalla pioggia. Proprio come un albero sotto la cui ombra ci si rilassa e si sta raccolti, così il Padiglione diventa un luogo dove le persone possono condividere le loro esperienze quotidiane e ripararsi dalla pioggia londinese. Quando il sole splende, i visitatori possono approfittare dell'ombra sotto il baldacchino e qui rilassarsi; mentre nei giorni di pioggia, i visitatori sono protetti dall'acqua piovana che viene convogliata verso il basso attraverso un oculo nel tetto del padiglione: questo sistema crea un effetto spettacolare a cascata, prima di far scorrere l'acqua verso il basso in un impianto di drenaggio nascosto sotto terra.

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Il Serpentine Pavilion 2017 collega le persone alla natura: la struttura è caratterizzata da quattro differenti ingressi creati da un sistema di parete composta da blocchi di legno prefabbricati, assemblati in moduli triangolari, distaccati tra loro. La parete è inoltre distanziata dal tetto e in questo modo si permette all'aria di circolare liberamente in tutto lo spazio interno. Le quattro aperture forniscono punti di vista differenti sul paesaggio circostante: è come se Londra entrasse all'interno del padiglione e si animasse con il fitto programma di eventi che verranno organizzati nel Serpentine Pavilion di Diébédo Francis Kéré. Di notte il padiglione diventa una fonte luminosa nel cuore di Hyde Park: maggiore è il numero di persone e di attività all'interno dello spazio, maggiore sarà l'intensità della luce. "In questo modo il padiglione diventerà un faro di luce", racconta Francis Kéré, "un simbolo di narrazione e dello stare insieme".

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