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Lungomare di Napoli: era davvero necessaria questa riqualificazione?

A partire dal 2016 il Lungomare di Napoli verrà riqualificato ma non convince affatto l’immagine di come sarà il primo tratto di strada dopo i lavori.
A cura di Clara Salzano
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Lo scorso 6 settembre 2015 sulla pagina Facebook del Sindaco Luigi de Magistris è stata mostrata un'immagine fotorealistica di come si presenterà tra un anno il Lungomare di Napoli. Il tratto compreso tra piazza Vittoria e il Molosiglio sarà infatti interessato da lavori di riqualificazione a partire dal 2016, per un periodo di sei mesi, che vedranno la ripavimentazione di questo tratto di costa con la realizzazione di arredi e attrezzature stabili per rendere più vivibile il Lungomare liberato. Era già noto che la riqualificazione avesse da sempre rappresentato un obiettivo strategico della Giunta de Magistris, ma ciò che maggiormente rende discutibile il progetto definitivo approvato in Giunta è la qualità e sostanza delle immagini presentate. Nonostante infatti l'amministrazione comunale ci abbia tenuto ha far sapere che "Abbiamo ascoltato tutti e tenuto in conto anche le indicazioni e le osservazioni avanzate negli incontri", la scelta di ripavimentare il Lungomare in pietra lavica, fatta passare come un intervento di "recupero storico" dell'antica immagine di Napoli, non convince molti cittadini, specialmente architetti ed addetti ai lavori, che commentano negativamente la nota del Sindaco.

Ci si chiede innanzitutto il perché della mancanza di un bando, a cui eventualmente far seguire un concorso pubblico, come avviene nelle più importanti città europee per progetti pubblici di tale entità. Volendo superare questo "dettaglio" di correttezza tecnico-civile, semmai disatteso per ristrettezze economiche del Comune (a cui si poteva facilmente ovviare con interrogazioni gratuite pubbliche o presso la Facoltà di Architettura di Napoli ad esempio),  ci si domanda quali siano i pareri ascoltati sul progetto per giungere ad una conclusione così approssimativa quale la scelta della pietra lavica per la pavimentazione di un lungomare che dovrebbe incentivare l'uso della bicicletta, dei pattini e degli skateboard (di difficile utilizzo sul tipo di lastre mostrate nei render). Inoltre, con tanti lavori necessari che dovrebbero essere eseguiti in città viene spontaneo interrogarsi sull'idoneità di questo progetto di riqualificazione del Lungomare, già interessato da diversi lavori di risistemazione negli anni della Giunta de Magistris, con il conseguente spreco di soldi che sarebbe meglio invece destinare a progetti più impellenti. E se proprio il nostro Sindaco vuole farci sognare un "Lungomare liberato del popolo, attraversato da persone provenienti da ogni parte della città, della Campania, del mondo", bisognerebbe fargli notare la mestizia delle immagini renderizzate, da lui mostrate con orgoglio, che del sogno hanno davvero poco ma sembrano prospettare piuttosto una città costiera triste, ancora senza zone verdi, senza una spiaggia (a modello di Barcellona), senza aree destinate al gioco dei più piccoli o con una pista ciclabile adeguata, ma fatta di persone scontornate male e camerieri ballerini. Insomma dalle immagini presentate si evince solo che non c'è un vero progetto ma soprattutto non c'è una visione futura di Napoli.

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