L’Urlo di Edvard Munch ha una nuova casa a Oslo: com’è fatto il nuovo museo dedicato all’artista
Ha inaugurato il 22 ottobre 2021 il nuovo museo Munch di Oslo, in Norvegia, interamente dedicato ad Edvard Munch, l'artista del famoso L'urlo. Lo studio di architettura estudio Herreros ha progettato uno dei più grandi musei al mondo per un singolo artista. Edvard Munch, alla sua morte, lasciò infatti alla città di Oslo più della metà delle sue opere che oggi sono esposte in un nuovo museo che comprende undici piani e nuove sale espositive.
Il nuovo Museo Munch comprende la più vasta collezione di opere di Edvard Munch al mondo ed è uno dei più grandi musei al mondo dedicato a un singolo artista. Oltre il famoso dipinto "L'urlo" di Munch, sono esposti nelle sue nuove undici sale espositive anche dipinti murali monumentali come "Il sole", dipinto nel 1909 dall'artista su una superficie di 8 metri di lunghezza, e oltre 26.700 dipinti, fotografie, disegni e acquerelli attribuiti ad Edvard Munch, che coprono il lasso temporale dal 1873 al 1944.
La nuova struttura progettata da estudio Herreros quadruplica le aree espositive del precedente museo e, affacciata sul fiordo di Oslo, cambierà per sempre lo skyline della città. L'idea era quella di realizzare un museo a forma di torre in cui le diverse funzioni sono distribuite verticalmente nella struttura: si possono individuare due blocchi, uno più basso e statico che risponde alle prime esigenze di ingresso al museo come biglietteria, guardaroba, bar, shop, distribuzione dei flussi; e un volume più alto dove sono accolte le sale espositive.
Con un'altezza di 57,4 metri, il nuovo Museo Munch è già un nuovo polo di attrazione per la città di Oslo. Grazie alla sua facciata sfaccettata di alluminio traslucido e perforato, la struttura riflette la città e il suo meteo garantendo un gioco di riflessi unico e affascinante che sottolinea il forte legame di Munch, l'artista più famoso della Norvegia, con il paesaggio di Oslo. Il museo è pensato per essere una struttura completamente integrata all'interno della città, del nuovo distretto culturale di Bjørvika e con un fitto programma di eventi pubblici. Si può accedere fino in cima per godere di una vista mozzafiato di Oslo. "Edvard Munch parla di non accettare le regole convenzionali, di combattere contro l'opposizione, di non arrendersi mai. L'edificio c'è, ha una presenza potente, fa parte della città. Dice: ‘Ok, eccomi.", racconta Juan Herreros, socio fondatore dello studio di architettura, "Conservo l'eredità dell'artista più importante nella storia della Norvegia e guardo incantato Oslo e il fiordo perché è la città e i suoi sogni collettivi che mi hanno costruito".