Dove si trova la piramide di Klan, il nuovo video di Mahmood
Dopo Chiara Ferragni agli Uffizi di Firenze, Beyoncé e Jay Z al Museo del Louvre di Parigi e il cantante neo-melodico Andrea Sannino al Museo di Capodimonte a Napoli, anche Mahmood sceglie un luogo d'arte e il sud d'Italia, tra le sculture a cielo aperto della Sicilia più autentica. Il suo ultimo video musicale, Klan, è infatti girato a Fiumara d'Arte, in provincia di Messina, dove esiste un vero museo all'aperto composto da undici opere d'arte, ognuna realizzata da un'artista contemporaneo differente e con un significato singolare, che emergono lungo gli argini del fiume Tusa.
Klan, l'ultimo video di Mahmood, è stato girato a Fiumara d'Arte, il parco monumentale fiume Tusa, in Sicilia, che rappresenta uno dei più grandi musei a cielo aperto d'Europa. Il nuovo singolo del cantautore italiano anticipa l'uscita del suo secondo album, Ghettolimpo, in programma l'11 giugno 2021. Dopo la pubblicazione del video musicale di Klan sono in tanti ad essersi chiesti se fossero reali i luoghi mostrati nelle riprese tale si rivela la loro bellezza e unicità. Dalla piramide che fa da sfondo alle coreografie del Klan di Mahmood all'enorme finestra blu, le scenografie del video sono vere e proprie opere d'arte contemporanee che puntellano un percorso di 21 chilometri tra i monti Nebrodi fino all'antica città di Halaesa, oggi parte del museo a cielo aperto di Fiumara d'Arte, fondato nel 1982 da Antonio Presti, e composto da undici capolavori d'arte contemporanea.
La Piramide
La gigantesca piramide che fa da sfondo alle coreografie del Klan di Mahmood si chiama 38° parallelo ed è l'opera realizzata dall'artista contemporaneo Mauro Staccioli per Fiumara d'Arte. "Il sito prescelto per la scultura di Staccioli è una leggera altura del territorio di Motta d’Affermo: un avamposto in quota sul mare e prospiciente gli scavi di Halaesa, le cui coordinate geografiche centrano esattamente la consistenza matematica del trentottesimo parallelo.", spiega Antonio Presti, Presidente della Fondazione Fiumara d'Arte, "L’opera è un tetraedro titanico cavo realizzato in acciaio corten. Parzialmente sprofondata nel territorio roccioso, presenta una fessura lungo lo spigolo occidentale che rende ancora più preciso il suo collocarsi nella specificità del luogo e nello spazio cosmico. Come un faro introverso, testimone consapevole del ciclico e irreversibile scorrere del tempo, cattura la luce solare attraverso la fessura, registrando nel proprio ventre geometrico i riverberi luminosi dallo zenit al tramonto. Al concetto di immortalità, notoriamente correlato alla piramide faraonica, subentra qui il concetto più responsabile di transitorietà, attraverso il quale l’artista celebra la vita nel suo incessante anelito all’eterno".
Le altre opere di Klan
Molte scene del video di Klan mostrano Mahmood e il suo gruppo di ballerini seduti e incorniciati da un'enorme finestra blu che incornicia il meraviglioso paesaggio attorno alla città di Tusa, in Sicilia. Si tratta dell'opera d'arte "Monumento per un Poeta Morto", ideata nel 1989 da Tano Festa, e meglio conosciuta appunto come la "Finestra sul mare". L'enorme scultura scenografica è un inno al colore e all'infanzia, temi ricorrenti nelle opere dell'artista, e consiste in una cornice alta 18 metri, realizzata in cemento armato e ferro. "Questa enorme finestra che tenta di incorniciare il mare, esprime il senso limitato di una possibilità diversa di fermarsi con il pensiero sull’orizzonte.", spiega Presti, "Ma è anche una tensione alla serenità, anch'essa ricercata da Festa, spezzata dal monolite nero, senso finito della nostra esistenza, che "buca" la gioiosa finestra ornata dalle tipiche candide nuvolette ricorrenti nel repertorio dell’artista, interferendo con l’armonia dell’opera".
I più attenti avranno anche notato nel video una particolare struttura ondosa di colore blu su cui il cantautore italiano canta e balla. Si tratta della scultura "Energia Mediterranea" dell'artista Antonio di Palma, un'onda blu che idealmente lega la montagna al mare, "un guizzo di energia in mezzo alla natura selvaggia.", continua l'ideatore di Fiumara d'Arte, Antonio Presti, "La scultura non è monumentale nel senso della verticalità, ha piuttosto un rapporto orizzontale e sinuoso di contatto con la natura: una grande onda di cemento blu come gonfiata dal vento, un segno d'acqua solidificato sulla montagna, come quell'orizzonte di mare che si vede in lontananza e la sua materializzazione fisica sul posto che sospende ogni domanda nell'incantamento".
Il processo per abusivismo edilizio
Quando Antonio Presti ha deciso di fondare Parco scultoreo di Fiumara d’Arte., ha scelto di dedicarsi anima e corpo alla sua vocazione di “artista” facendo dell'arte e dell’etica i suoi obiettivi di vita. Tuttavia, ben presto, il fondatore del parco è stato coinvolto in un processo penale per abusivismo edilizio, nonostante Presti avesse sempre sostenuto che le opere fossero state oggetto di consenso da parte di sindaci e amministratori locali. Il fondatore non si è mai arreso nel difendere il suo progetto, anzi nel corso degli anni sono state aggiunte sempre nuove opere d'arte, in ultimo un albergo "l'Atelier sul Mare" con stanze tutte diverse affidate ad artisti singoli, dove vivere a pieno l'esperienza del Parco scultoreo. Dopo 23 anni, il processo si è concluso con la sentenza della Cassazione che ha riconosciuto “l’eccezionalità del caso”, prosciogliendo Antonio Presti da ogni accusa e impedendo la demolizione dei manufatti considerati “abusivi” considerate oggi, a tutti gli effetti, sculture della Fiumara d'Arte. Le opere monumentali del Parco sono infatti state riconosciute dal Governo regionale che ha istituito il percorso turistico culturale di Fiumara d'Arte (Legge Regionale 6/06 dal titolo "Valorizzazione turistica – Fruizione e conservazione opere di Fiumara d'arte", a firma degli onorevoli Beninati e Fleres).