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Mario Cucinella e un nuovo edificio per Algeri

Lo studio di architettura italiano vince il concorso per l’ARPT di Algeri, che sarà l’edificio icona del paese, un simbolo di modernità e tradizione. Un progetto che prevede un raffreddamento naturale grazie a tecniche bioclimatiche antiche.
A cura di Valentina Pepe
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Lo studio Mario Cucinella Architects si è aggiudicato il Concorso Internazionale per la progettazione della nuova sede dell'ARPT (Autorité de Régulation de la Poste et des Télécommunications) ad Algeri.

L'edificio è stato concepito come simbolo che riesce a coniugare la tradizione e la modernità sia nella forma, (infatti la forma nasce da un arco acuto tipico dell'architettura mediterranea e dall'inclinazione del diagramma solare) che nel trattamento della superficie. Il progetto trae ispirazione dal paesaggio desertico algerino dove le dune sembrano degli edifici naturali, costruiti dal vento e dalla sabbia. Il tessuto urbano, la posizione del lotto lungo una arteria stradale di grande importanza e, sopratutto, la prospicienza al nuovo parco urbano di riferimento del quartiere Bab Ezzouar, offrono la possibilità di realizzare un edificio altamente visibile e rappresentativo. Un edificio istituzionale come la nuova sede dell'ARPT deve fungere da punto di riferimento all'interno di un quartiere e di una città in cui tradizione e modernità devono fondersi per creare nuovi scenari simbolici e culturali. Per questo la proposta progettuale disegna un edificio altamente iconico, lontano dall'estetica predominante della zona e che sfrutti il contatto diretto con il nuovo parco. La volontà di creare un edificio che funzionasse secondo i principi della bioclimatica e, in particolare, secondo le tecniche di raffrescamento naturale del passato, quale il tu'rat, ha suggerito una forma aerodinamica, convessa sul fronte Nord per deviare i venti caldi, e concava a mezzogiorno per captare le brezze fresche notturne e favorire così la ventilazione naturale dell’edificio. Forma, energia e tradizione si trasformano quindi in un nuovo edificio che dovrà diventare un emblema dello sviluppo dell'Algeria.

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