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Milano, demolito il palazzo di Renato Pozzetto ne “Il ragazzo di campagna”: come sarà sostituito

Il Residente Leonardo da Vinci, situato in via Senigallia, nel quartiere Bruzzano a Milano, conosciuto da tutti come il palazzo di Renato Pozzetto nel film cult “Il ragazzo di campagna” è stato demolito, dopo anni di abbandono, per fare posto a edifici residenziali di dimensioni inferiori e spazi verdi per un’architettura più a misura d’uomo.
A cura di Clara Salzano
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"Taac" direbbe probabilmente Renato Pozzetto ne "Il ragazzo di campagna" davanti alla demolizione del Residente Leonardo da Vinci, situato in via Senigallia, nel quartiere Bruzzano a Milan, e location del film di Castellano e Pipolo del 1984, diventato un cult del cinema italiano. Ne "Il ragazzo di campagna", Pozzetto, alias Artemio, si trasferisce in città in un mini appartamento studiato in ogni minimo dettaglio per contenere tutti i comfort di una casa in uno spazio molto ridotto. Molte scene del film sono ambientate nel Residente Leonardo da Vinci, da anni in stato di abbandono, che dal 6 luglio è oggetto di lavori di demolizione e bonifica, come testimoniano i post sui social del Sindaco di Milano, Beppe Sala, e dell’assessore a Urbanistica, Agricoltura e Verde, Pierfrancesco Maran, per fare posto a edifici residenziali di dimensioni inferiori e spazi verdi per un'architettura più a misura d'uomo.

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Residente Leonardo da Vinci

Il complesso residenziale Leonardo da Vinci in via Senigallia a Bruzzano non esisterà più. Sono iniziati a inizio luglio i lavori di demolizione. L'intervento, molto atteso dai residenti, è realizzato dal Gruppo Finleonardo, che ha recentemente acquisito l'immobile rimasto inutilizzato da circa vent'anni ed oggetto di occupazioni improprie per migliorare la qualità ambientale e la vivibilità del quartiere. L'attività proseguirà con la bonifica dell'area, la demolizione di entrambi gli edifici e la rimozione di tutti i materiali risultanti e sarà completata entro la fine del 2021. Il progetto preliminare che andrà a sostituire l'ex Hotel da Vinci ancora non è stato presentato, l'unica certezza è che i nuovi edifici avranno dimensioni inferiori, caratteristiche di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica necessari per rendere il quartiere più vivibile.

"Giù i residence abbandonati, via alla rinascita. Sono lontani i tempi in cui il residence di Bruzzano veniva usato da Renato Pozzetto come location per "Il ragazzo di campagna". È dai primi duemila che questi enormi palazzi sono vuoti, oggetto di occupazioni e di abbandono, creando problemi al quartiere di Bruzzano…Gli spazi saranno completamente ripensati consentendo connessioni dirette con la nuova stazione del treno e una continuità del verde verso il limitrofo Parco Nord. Gli edifici futuri, di dimensioni inferiori, avranno carattere residenziale…", ha scritto l'assessore Pierfrancesco Maran su Facebook. "L’intervento, molto atteso dai residenti del quartiere, è stato condotto dal Gruppo Finleonardo ultimo proprietario del complesso. Dopo la bonifica dell’area realizzeranno nuove residenze, con volumetrie ridotte e con caratteristiche di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica. A breve sarà sottoposto al Comune il progetto preliminare e potremo valutare anche le opere pubbliche a scomputo d’oneri che saranno realizzate nel quartiere. La trasformazione che Milano sta vivendo è fatta di tanti progetti diversi: avevamo promesso che saremmo intervenuti sugli edifici dismessi e in stato di degrado e lo stiamo facendo. Il Residence Leonardo da Vinci è uno di questi.", ha dichiarato il Sindaco Beppe Sala.

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La prima mini casa italiana

Il monolocale di Renato Pozzetto ne "Il ragazzo di campagna" può essere considerato come la prima mini casa italiana. Oggi il mercato delle tiny house è in pieno fermento. Il mercato immobiliare delle grandi città è testimone di una sempre maggiore riduzione delle dimensioni delle abitazioni a dispetto dei prezzi immobiliari per locazioni e vendite. Siamo infatti abituati a vedere sempre più immagini di case dove la camera da letto, la cucina e il salotto sono compresi in un unico spazio, dove la scrivania diventa letto, il bagno è nascosto nell'armadio e la cucina è invisibile. Eppure la scena in cui Renato Pozzetto, nel film Artemio, scopre tutte le funzioni comprese e nascoste nel minuscolo monolocale nel 1984, anno di uscita de "Il ragazzo di Campagna", sembrava pura fantascienza. Oggi invece quelle immagini non sono così dissimili dai numerosi appartamenti che si possono vedere nelle città come Milano o New York.

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