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Mirror House, la casa di Chris Hanley che scompare nel deserto

A 10 minuti dal famoso Joshua Tree National Park, in California, il produttore cinematografico di American Psycho, Chris Hanley, ha creato una casa a sbalzo a specchio che sembra un grattacielo di New York in orizzontale ma è in grado di mimetizzarsi perfettamente nell’iconico paesaggio del deserto americano.
A cura di Clara Salzano
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Il Joshua Tree National Park, in California, è una delle destinazioni più spettacolari degli Stati Uniti, con il suo iconico deserto, le formazioni rocciose e le piante rare che vi crescono. In questo paesaggio che sembra ultraterreno, come nessun altro posto sulla terra, il produttore cinematografico dietro American Psycho, The Virgin Suicides e Spring Breakers, Chris Hanley, e l'architetto Tomas Ozinski hanno progettato una casa a sbalzo a specchio che sembra un grattacielo di New York in orizzontale ma che è in grado di mimetizzarsi perfettamente nel famoso deserto americano.

La Mirror House sorge a 10 minuti dal Joshua Tree National Park. Il produttore Chris Hanley ha lavorato con l'architetto Tomas Osinski per sviluppare una casa che si integrasse nel paesaggio naturale e che permettesse di avere dall'interno una vista mozzafiato sull'iconico contesto. Nel Joshua Tree National Park esistono pochissime costruzioni, e di notte il cielo si tinge dei colori più accecanti della notte. La casa che si mimetizza nel deserto è realizzata con una struttura in acciaio rivestita in vetro a specchio temperato, che generalmente viene usata per i grattacieli. In effetti Hanley voleva appunto costruire un edificio simile ad grattacielo di New York poggiato sul lato. La casa è stata costruita dalla stessa squadra dei progetti di Frank Ghery. La Mirror House è sollevata dal suolo da colonne cilindriche in cemento, che creano uno sbalzo in una delle due estremità come una sorta di cannocchiale rivolto al paesaggio naturale.

La casa si sviluppa su una superficie di 465 metri quadrati. All'interno gode di una vista mozzafiato sul Joshua Tree National Park grazie alle pareti a specchio che all'interno risultano di vetro trasparente. È concepita come una grande open space attorno a una piscina coperta di 30 metri di lunghezza. Vicino alla piscina si trovano il soggiorno e la zona pranzo con diversi divani e sedie. "La piscina termina su una parete bianca progettata come uno schermo di proiezione per i film, mentre all'altra estremità è una cucina progettata per essere adatta a eventi di catering.", racconta l'architetto Osinski. Poi segue la cucina living con una lunga isola funzionale. La casa comprende inoltre tre camere da letto con bagno ensuite, separate da pareti bianche anziché da porte con vista sul deserto.

La Mirrror House è anche un progetto eco-sostenibile con pannelli fotovoltaici per produrre l'energia necessaria all'elettricità e al riscaldamento dell'acqua. La casa gode anche di 90 acri all'esterno per l'osservazione delle stelle, meditazione, yoga, solarium ed eventi. La struttura è disponibile per essere affittata per soggiorni o feste.

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