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Monterano, il paese fantasma alle porte di Roma

Non lontano da Roma esiste un piccolo borgo abbandonato che un tempo era un ricco ducato con monumenti progettati da Gian Lorenzo Bernini. Si tratta di Monterano che a causa di un’epidemia di malaria del XVIII e saccheggi dell’esercito francese nel 1799, fu gradualmente abbandonata diventando oggi una città fantasma ricca di fascino, tanto da essere stata il set di quasi 100 film, tra cui “Il Marchese del Grillo” con Alberto Sordi e “Ben Hur” con Charlton Heston.
A cura di Clara Salzano
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Monterano era un piccolo borgo non lontano da Roma. Posizionata su una collina di tufo nella campagna laziale, della piccola cittadina oggi restano solo poche rovine, a causa di un'epidemia di malaria del XVIII secolo e dei saccheggi dell'esercito francese nel 1799, che ne determinò il graduale abbandono. Oggi Monterano è una città fantasma ricca di fascino, tanto da essere stata il set di quasi 100 film, tra cui “Il Marchese del Grillo” con Alberto Sordi e “Ben Hur” con Charlton Heston.

Le rovine di Monterano sono così suggestive che a partire dagli anni Cinquanta molti film sono stati girati su questa collina tufacea. Il piccolo borgo, nonostante risulti abbandonato dalla fine del 1700 dalla sua popolazione, conserva alcuni imponenti edifici di pietra che si prestano ad essere un perfetto set cinematografico. Di particolare nota è il Palazzo Ducale, la cui facciata è stata progettata da Gian Lorenzo Bernini, che si affianca ad un basamento roccioso che sostiene i muri portanti del palazzo e ad una fontana a forma di leone, accostamento che Bernini realizzò 40 anni dopo con la creazione della ben più riuscita Fontana di Trevi a Roma.  Gian Lorenzo Bernini progettò anche la chiesa e il convento di San Bonaventura, che si trovano dall'altro lato del sentiero che attraversa il paese fantasma di Monterano.

Monterano era un ricco ducato, che ospitò alcune delle più importanti famiglie romane come gli Orsini e gli Altieri, prima di cadere in rovina nel XVII secolo dopo che gli abitanti sopravvissuti agli ultimi saccheggi delle truppe francesi abbandonarono il paese per trasferirsi nel vicino Casale Monterano. La rocca tufacea su cui sorge Monterano era già nota in età del bronzo, sotto gli Etruschi e negli anni successivi alla conquista di Veio (396 a.C.) entrò a far parte dei domini romani che ne fecero un centro fiorente. Oggi il borgo, in seguito all'abbandono, è interessato da un piano di restauri e consolidamenti delle sue rovine, promosso dal comune di Canale Monterano, per evitarne il decadimento.

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