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Napoli, ecco come sarà la Stazione San Pasquale, tra polemiche e ritardi

L’apertura della Stazione San Pasquale a Napoli era prevista per aprile 2016 ma per ora i lavori sono fermi: approfittiamo dell’attesa per capire meglio come sarà il progetto una volta completato.
A cura di Clara Salzano
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Sta facendo molto discutere a Napoli il progetto della nuova Stazione della linea 6 della metropolitana di San Pasquale. Ad essere oggetto di forti polemiche recenti è stata la realizzazione di un blocco in cemento armato vicino alla Villa Comunale che servirà da ascensore della stazione. L'edificio in questione ha suscitato le proteste delle associazioni civiche che considerano il futuro ascensore un elemento troppo invadente nel contesto: a pochi passi dal discusso blocco sorge infatti la Cassa armonica della Villa Comunale, bene monumentale e tutelato. La società Metropolitana di Napoli, concessionaria della nuova Stazione di San Pasquale, ha sottolineato l'aspetto provvisorio dell'ascensore in questione che verrà poi rivestito di una superficie in grado di riflettere il paesaggio attorno in modo da integrarsi meglio nel contesto. Ma, a distanza di dieci anni dall'approvazione del progetto dell'architetto Boris Podrecca, i lavori della nuova Stazione sono stati bloccati a causa delle proteste: nuovi accertamenti sul cantiere sono in programma.

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Per comprendere come realmente sarà la fermata San Pasquale della linea 6, cerchiamo di illustrare in modo più dettagliato il progetto della nuova Stazione, attraverso anche alcuni disegni e render dell'atelier Podrecca. La Stazione di San Pasquale della metropolitana, che ridisegna l'area corrispondente in superficie come una piazza trapezoidale allungata, tra la Villa Comunale e Piazza San Pasquale, è concepita dall'architetto Boris Podrecca come evocativa della memoria della spiaggia. Tutto il progetto insiste dunque sul rapporto tra la superficie terrestre e il mondo marino sottostante. In superficie l'architetto ha previsto la definizione di un'ampia zona pedonale caratterizzata da una distesa di ghiaino  lavato che, nelle tonalità del grigio e dell'azzurro, richiama i colori ed il movimento dell'acqua. Su questa pavimentazione, evocativa di un'onda marina, verrà posizionata una pergola che fungerà da spazio di sosta e indicherà il punto di accesso alla metropolitana.

L'ingresso alla stazione di San Pasquale avviene tramite due rampe di scale, poste sotto la pergola, l'una di fronte all'altra, e tramite degli ascensori. L'accesso alla metropolitana è concepito come una discesa dalla spiaggia al mare: i passeggeri/visitatori sono coinvolti in un viaggio verso gli abissi, come trasportati da un'onda. Dal livello superficiale le persone vengono accolte in una grande hall centrale ipogea sormontata da un guscio, completamente indipendente, sul quale scorre l’acqua. Il guscio sotterraneo è concepita come una superficie multimediale in cui saranno inserite luci, proiettati immagini, informazioni e suoni, e che guiderà i passeggeri fino ai binari della metropolitana.

Progettare una stazione della metropolitana significa inevitabilmente porre in relazione due mondi diversi e contrapposti: la superficie della città, la realtà quotidiana, ed il sottosuolo, spazio sconosciuto ed insolito. Le stazioni sotterranee diventano spesso meri punti di passaggio per visitatori frettolosi, non – luoghi, tappe intermedie lungo un itinerario di viaggio perpetuo.
Il progetto per la stazione di San Pasquale s’impone come qualcosa di diverso: un’azione gestaltica che mette in comunicazione diretta la superficie ed il sottosuolo e che ispira un rapporto dicotomico dinamico tra il sopra ed il sotto.
Atelier Podrecca

Dai disegni di progetto e dai testi descrittivi della Stazione San Pasquale poco si evince riguardo l'ascensore tanto contestato e in generale della definizione dell'area davanti alla storica Cassa Armonica. L'oggetto delle polemiche è uno degli accessi alla metropolitana, dal lato della Villa Comunale, in corrispondenza di un sottopassaggio che renderà anche più sicuro l'attraversamento della Riviera di Chiaia. Gli ascensori di ingresso e uscita dalla metropolitana saranno due: il principale sarà collocato nella nuova piazza pedonale prevista dal progetto di Boris Podrecca e vedrà la realizzazione di un rivestimento in acciaio corten su cui saranno incise citazioni di Benedetto Croce; il secondo ascensore, necessario ed obbligatorio per gli utenti a mobilità ridotta, in base a quanto ha riferito la società Metropolitana di Napoli, non può essere collocato in posizione differente rispetto a quella prevista. Dal materiale fornitoci non emerge alcuna informazione riguardo il concept scelto per l'ascensore: la Villa Comunale con la Cassa Armonica non viene mai citata o presa come elemento di riferimento per le scelte progettuali. Se ne deduce che il progetto probabilmente non ha ritenuto fondamentale l'inserimento nel contesto dal lato del celebre monumento napoletano né la relazione con esso. Quando abbiamo chiesto all'architetto Boris Podrecca di esprimere un'opinione in merito alle ultime proteste scoppiate contro il blocco di cemento dell'ascensore della Stazione San Pasquale abbiamo ricevuto solo questa breve risposta:

Nel rispetto della consultazione che ho avuto con la nostra concessionaria, Metropolitana di Napoli, non sono autorizzato a esprimere pareri o a rilasciare interviste su questioni che mi si riferisce essere di natura soprattutto politica.Vorrei soltanto ricordare che la soluzione alle problematiche, oggetto delle azioni di protesta, è stata confermata dall’Amministrazione Comunale, dalla concessionaria Metropolitana di Napoli e dagli altri organi decisionali.
Per mio conto ho progettato l’opera in scienza e coscienza seguendo richieste e suggerimenti delle succitate Istituzioni. Qualora queste vorranno apportare delle modifiche a parti del progetto, dovranno formulare ufficiale richiesta che, al momento, non mi è ancora giunta.

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