Napoli Est, una Temporary City a Vigliena contro il degrado
Mentre c'è chi si litiga i voti, chi dibatte sul futuro, chi vuole far emergere solo la propria voce, le città muoiono. A Napoli c'è una zona, tra le più belle naturalisticamente, con affaccio sul Vesuvio e su Capri, si chiama Vigliena ma in pochi la conoscono. Vigliena è l'affaccio sul mare di San Giovanni a Teduccio a Napoli. Quando si percorre, a piedi, in auto, moto o bicicletta, lo Stradone Vigliena, difficilmente si riesce a percepire la bellezza di questo luogo perché Vigliena oggi è un immenso cantiere bloccato e un ammasso di container abbandonati. Eppure a Vigliena si potrebbe prendere il sole e fare il bagno, si potrebbe vivere e giocare. Temporary City è la proposta dei alcuni architetti napoletani, i Vulcanica Architettura, per riappropriarsi di questa parte della città.
Una piscina galleggiante, residenze e negozi, alberghi e giostre panoramiche, un futuro per Vigliena è possibile. Il progetto Temporary City dei Vulcanica Architettura è una proposta fattibile e realizzabile in poco tempo per vivere nel presente la zona di Vigliena, in attesa che i grandi programmi di riqualificazione siano completati. Dal 2006 infatti la zona di Vigliena è oggetto di un piano di risanamento. Un fondo di 77 milioni di euro è stato stanziato per bonificare il porticciolo di Vigliena e la spiaggia su cui si trova lo storico Forte di Vigliena, simbolo della resistenza Partenopea del 1799. Ad oggi nessun cantiere è mai stato iniziato, a causa di vertenze giudiziarie sull'inquinamento del sito e sulle connivenze con la criminalità organizzata. Attualmente Vigliena è una discarica a cielo aperto dove l'accesso pubblico è vietato.
Come i temporary shop, aperti per un breve periodo o fino ad esaurimento scorte, così la Temporary City di Vigliena potrebbe esistere fino a quando la riqualificazione della zona non abbia inizio. Dove oggi ci sono solo container abbandonati e degrado, potrebbe sorgere un villaggio balneare con solarium e piscina galleggiante sul mare, e l'acqua potrebbe essere depurata con le cozze. I container ammassati potrebbero essere spostati facilmente e convertiti in piccole case, depositi per i pescatori, negozi bar e ristoranti, come avviene già a Londra e Copenaghen, per tornare a vivere di nuovo il litorale di Vigliena, un tempo parte del famoso Miglior d'Oro. Il progetto di Aldo di Chio, Marina e Edoardo Borrelli, gli architetti dello studio Vulcanica già noti per l'edificio di Eccellenze Campane in Via Brin e la pensilina del Molo Beverello, può essere realizzato in soli sei mesi a fronte di una spesa di 10 milioni di euro.
Grandi progetti in città, infiniti, interrotti, con tempi ormai incompatibili con la durata della vita media di un uomo, sottraggono intere parti della città più bella agli uomini del presente, buchi neri che rendono “invalida” la città per intere generazioni.
Vulcanica Architettura
Un futuro per Vigliena è possibile. La zona, da sempre considerata il prolungamento del porto commerciale di Napoli, potrebbe diventare anche un luogo di attrazione turistica. Quattro gru ferme da anni potrebbero diventare giostre panoramiche, come una sorta di London Eye che al posto del Tamigi ha davanti uno dei golfi più belli del mondo. Temporary City prevede anche la realizzazione di un albergo al posto all'interno di una nave arenata davanti al Molo di Levante. E se il timore è l'inquinamento dell'acqua, i Vulcanica Architettura invitano a star tranquilli: "Niente depura meglio delle cozze al ritmo di 4 litri di acqua all’ora per ogni singolo mollusco", come testimonia una ricerca dell'Università di Bath. Nell'attesa che il porticciolo turistico sia realizzato, la ristrutturazione degli edifici della ex Corradini sia completata e la bonifica sia effettiva, Vigliena può tornare a rinascere, anche se per un tempo limitato. Così Napoli est potrebbe tornare a godere del suo affaccio sul mare e di un dei panorami più belli del mondo.