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Napoli: la megavilla del boss diventa teatro all’aperto

Da residenza confiscata alla Camorra a teatro di Shakespeare, Villa Ferretti a Bacoli apre al pubblico con uno scenario mozzafiato sul golfo di Pozzuoli, proprio ai piedi del Castello di Baia.
A cura di Clara Salzano
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Photo credit Gnosis Architettura
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Fino al 1997 Villa Ferretti è stata la splendida tenuta del clan Pariante, prima che lo Stato confiscasse tutti i loro beni e la villa entrasse a far parte dei beni acquisiti al patrimonio dello Stato. A lungo la tenuta è stata in condizioni di abbandono e degrado ma oggi torna a vivere grazie al progetto promosso dal Comune di Bacoli, e ideato dallo studio Gnosis Architettura, che vede la realizzazione di un teatro all'aperto lì dove un tempo erano i giardini della villa. Con un panorama mozzafiato sul Golfo di Pozzuoli, da punta Epitaffio a Rione Terra, la villa è un gioiello al momento ancora inutilizzato ma che da maggio aprirà al pubblico con un palco che vedrà rappresentare le tragedie di di Shakespeare. Ma la riapertura del parco di Villa Ferretti non si concentrerà solo attorno al nuovo teatro: "La villa e le preesistenze archeologiche, armonizzate dalla vegetazione del parco rivestono un importantissimo ruolo turistico-culturale di “cerniera” tra il Castello di Baia, arroccato sulle alture della collina a sudest ed il restante parco archeologico di Baia con il Complesso termale ad ovest", spiegano gli architetti di Gnosis, "Il complesso infatti prevede il recupero e la rifunzionalizzazione di una serie di manufatti da adibire a funzioni didattiche, espositive e museali, accanto a quella naturalistica di parco flegreo, disseminato di reperti archeologici, per giungere a quella principale di spazio all’aperto destinato all’organizzazione di eventi diversi".

Photo credit Gnosis Architettura
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Ai piedi del Castello di Baia, di fronte al mare, sorgerà dunque un teatro pubblico che restituisce alla comunità un bene confiscato alla malavita. I lavori di completamento sono previsti per il mese di marzo 2016 e il progetto si inserirà perfettamente nel contesto ameno in cui sorge la Villa, tra i ruderi di epoca romana, il terreno collinare dell’altura del Parco invaso dalla macchia mediterranea, l’ampia aria pianeggiante a valle verso il mare e il fascino del Castello di Baia.

Lo spettatore sarà rivolto verso il mare, proprio come una Villa Rufolo dei Campi Flegrei, ma "l’orientamento così modificato della cavea rispetto al palco fa sì che il pubblico durante gli spettacoli, eventualmente anche diurni, non sia mai abbagliato dai raggi solari e possa godere di un panorama unico al mondo: il golfo di Pozzuoli fino a Nisida e alla collina di Posillipo, con i piedi del Castello sulla destra; mentre il palco risulta anche nelle ore pomeridiane rischiarato dalla luce del tramonto", ci tiene a precisare lo studio Gnosis. Il progetto, dopo varie vicissitudini e ritardi, rappresenta una vittoria della comunità sulla Camorra e restituisce a questa zona il suo grande valore attrattivo, scenografico e la sua straordinaria vocazione storico-paesaggistica che la rese uno dei luoghi più ambiti dell'antichità.

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