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Nel negozio del futuro

Lo studio di design Made Thought ha immaginato il negozio del futuro come un pop-up sperimentale di Londra che raccoglie un assortimento di prodotti che normalmente non si trovano in un negozio, dagli articoli editoriali alle installazioni immersive, per uno spazio che assomiglia ad un esperienza digitale.
A cura di Clara Salzano
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Il modo di fare shopping è cambiato. Con l'avvento di internet e degli e-commerce inevitabilmente il modo di fare acquisti non sarà mai più lo stesso. Così Lo studio di design Made Thought ha immaginato il negozio del futuro come un pop-up sperimentale di Londra che raccoglie un assortimento di prodotti che normalmente non si trovano in un negozio, dagli articoli editoriali alle installazioni immersive, per uno spazio che assomiglia ad un esperienza digitale.

Dagli articoli editoriali alle installazioni immersive, nel negozio del futuro ci può essere di tutto perchè non ci sarà più bisogno dello spazio fisico per esporre la merce. Il progetto di Made Thought è nato per migliorare il mondo del commercio al dettaglio e dei prodotti. Così è nato un negozio che sembra simile ad un sito web esistente dove sono esposti alcuni prodotti e altri possono essere selezionati e visionati con un'esperienza digitale immersiva.

Il negozio del futuro è stato realizzato a Londra e sarà aperto per dodici settimane. È suddiviso in tre sezioni che cambiano continuamente. Al piano semiterraneo sono esposte le installazioni nate dalla collaborazione con aziende come Perry e Naim Audio che viene trasformato settimanalmente. La sezione dedicata agli strumenti musicali è pensata come un cubo luminoso che riproduce la camera del produttore musicale Farao e può trasformarsi in un palco per le esibizioni. Nel lato sinistro appena si entra ci sono i prodotti in vista da poter comprare e una bacheca di riflessione sul come rendere le produzioni più sostenibili. Il negozio resterà aperto fino al 30 novembre e Made Thought spera che possa essere un modello per altre società e che possa essere replicato anche altrove come Miami o Seoul. "Come designer, abbiamo la responsabilità di affrontare ciò che facciamo diversamente", ha affermato Paul Austin, che ha fondato Made Thought con Ben Parker. "Penso che questo sia stato il messaggio generale."

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