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New York, arrivano i mini-quartieri stampati in 3D per dare rifugio ai senzatetto

“Homed” è la soluzione proposta dall’agenzia creativa framlab di New York City per fornire rifugio tutto l’anno alla crescente popolazione di senzatetto della città con una serie di micro-quartieri stampati in 3D.
A cura di Clara Salzano
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"I senzatetto di New York hanno raggiunto livelli più alti dalla Grande Depressione degli anni '30" si legge sul sito dell'agenzia creativa framlab di New York City. È quello dei senzatetto effettivamente è un problema sempre più radicato non solo a New York ma in tutte le metropoli del mondo. Così è nata l'idea di sfruttare spazi inutilizzati della città per creare mini-quartieri rifugio per offrire dignitosi ripari ai senzatetto.

Ogni notte a New York oltre 61.000 persone dormano nei rifugi per senzatetto, altre migliaia restano per strada, nel sistema della metropolitana e in altri spazi pubblici. Il problema dei senzatetto è un fenomeno crescente a cui la città non riesce a trovare soluzione definitiva, nonostante il Dipartimento dei servizi per i senzatetto (DHS) ha un budget operativo annuale di 955.300.000 dollari. I mini-quartieri stampati in 3D di framlab possono essere la risposta giusta a tale problematica. Ogni struttura è costituita da una serie di moduli abitativi esagonali. Queste unità sono progettate per annettersi a edifici già esistenti, lì dove si presenta un muro vuoto.

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La proposta di framlab si chiama "homed", ed è stata introdotta per fornire alloggi dignitosi per i senzatetto per tutto l'anno in grado di resistere a temperature rigide o troppo caldo. Ogni modulo esagonale è composto da un rivestimento in alluminio ossidato, l'interno invece è costituito da forme organiche di bio-plastica riciclabile stampata in 3D, rivestite con laminato di legno. Le unità possono essere poi riconfigurate e ampliate in base alle diverse esigenze attraverso un assemblaggio ecologico ed economico. Di giorno ogni comunità forma un mosaico urbano, mentre di notte i moduli sono progettati per diventare opere d'arte digitale, fornire informazioni pubbliche e/o pubblicità commerciali.

Una comunità di unità Homed può essere costruita in pochi giorni. Ogni unità può contenere una vasta gamma di funzioni, come una camera da letto con angolo studio, una da camera da letto soppalcata o un'unità da bagno. Ogni modulo può ospitare mobili, armadi e attrezzature che possono essere integrati nello spazio minimo e una gamma di tecnologie intelligenti integrate in uno spazio sicuro e confortevole per i senzatetto. Le strutture si legano alle pareti vuote degli edifici esistenti tramite elementi di collegamento verticale. Un muro di 20 x 15 metri può contenere fino a 95 unità. Ampliare le comunità può essere un'attività veloce e mutevole così da assecondare le esigenze della città.

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