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New York, l’isola delle vittime di Coronavirus diventa un memoriale di luce

In seguito all’emergenza da Covid19 e al gran numero di morti raccolti a causa di questa pandemia, sono tante le vittime che non hanno avuto degna sepoltura o non sono stati riconosciuti. Uno dei luoghi simbolo di questa tragedia è l’Hart Island di New York dove l’artista John Beckmann vuole creare un memoriale di luce in ricordo delle morti da Coronavirus.
A cura di Clara Salzano
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Una delle scene più toccanti che abbiamo visto in Italia durante l'emergenza da Covid19 è sicuramente quella delle file di bare nelle chiese della provincia di Bergamo e Brescia, seguita da quella dei carri armati che trasportano le bare. Contemporaneamente negli USA ha fatto un grande scalpore l'immagine di Hart Island, una stretta striscia di terra a Long Island, dove sono stati raccolti tutti i morti da coronavirus che non sono stati reclamati, riconosciuti e che non hanno ricevuto un funerale. L'artista John Beckmann  ha proposto di trasformare questo luogo ancestrale, simile ad una fossa comune, in un memoriale di luce in onore delle vittime della pandemia.

"Numinoso" è il nome del memoriale di luce ideato da John Beckmann. Con il termine "numinoso" si intende un qualcosa circondato da un alone di sacralità, che suscita reverenza, e ci sembra il termine adatto per indicare l'installazione di luce che Beckmann vuole creare per ricordare tutte quelle vittime morte da sole, senza funerali, servizi religioni o che non possono permettersi una sepoltura ad Hart Island. Questo luogo di New York esiste da oltre 150 anni come un cimitero pubblico con oltre un milione corpi sepolti in tombe non contrassegnate e in Italia la notizia e l0immagine di questa sorta di fossa comune è arrivata dietro il titolo di "isola dei morti senza nome". Ora Hart Island può diventare, dal luogo dell'oblio, un memoriale di luce con dodici potenti fari luminosi disposti in una griglia di 250 iarde che può essere vista da varie parti della città.

Hart Island è stato a lungo un luogo dove venivano impiegati i detenuti del carcere di New York, che venivano pagati una miseria per realizzare queste sepolture senza nomi, dimenticate da tutti: dalla scorsa settimana già è stato registrato un importante cambiamento perché i detenuti non potranno più lavorare all'Hart Island. Con la creazione di un memoriale delle vittime di covid19, John Beckmann non solo offre memoria e dignità ai morti ma affronta anche la storia delle fosse comuni di Hart Island che risale al 1869 fino ai giorni nostri. La prassi sull'isola era quella di mettere gli adulti in bare essenziali di pino organizzate in base alle dimensioni e raggruppate in gruppi di 150. Ogni bara ha un numero di identificazione, dove si indica l'età della persona, etnia e il luogo in cui è stato trovato il corpo. Il sindaco di New York, Bill de Blasio, in un tweet ha detto: "Ricorda, questi sono esseri umani. questi sono vicini che abbiamo perso … non ci saranno sepolture di massa sull'Isola di Hart. Tutto sarà individuale e ogni corpo sarà trattato con dignità ‘.

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