New York, Renzo Piano progetta il nuovo campus della Columbia University
Renzo Piano è ormai impegnato con i suoi progetti in tutto il mondo. È recente la sua intervista su Rai1 a "Che tempo che fa" con Fabio Fazio in cui sono stati mostrati i più importanti progetti dell'architetto genovese: ultimo, per cronologia ma non per rilevanza, è il nuovo campus della Columbia University ad Harlem, New York. Il Manhattanville Campus rappresenta una nuova visione di campus, non più concepito solo come un luogo di studio e formazione ma di relazione con la comunità. Inoltre il progetto si inserisce in una zona periferica della città, tema sempre caro a Renzo Piano: "Ogni volta che lavori nelle periferie, hai sempre a che fare con una questione delicata … perché si tratta di trasformare senza perdere l'anima di qualche parte".
Il concept
La Columbia University è sempre stata un'istituzione urbana a New York. Il piano di RPBW per il Manhattanville Campus è un campus contemporaneo che favorisce una relazione con la comunità circostante. Il progetto comprende quattro edifici: il Jerome L. Greene Science Center (il centro scientifico), il Lenfest Centre for the Arts (il centro per le arti), il Forum (inaugurato di recente) e la School of International and Public Affairs (il forum universitario). Pur trattandosi di strutture indipendenti, Renzo Piano ed il suo team è riuscito a realizzare un luogo di ricerca e produzione della conoscenza integrato con la città, a stretto contatto con la sua realtà sociale, la cultura di strada e l'energia circostante.
Il progetto
Il Manhattanville Campus rappresenta il campus universitario del 21° secolo, che soddisfa le esigenze dell'Università, senza dimenticare la relazione col contesto. Il progetto di RPBW, che si sviluppa su un'area di 631.740 metri quadrati, comprende spazi accademici, di ricerca, ricreativi, residenziali, amministrativi e di supporto per l'Università, posti ad un piano soprelevato rispetto alla strada; così come spazi aperti e spazi commerciali, culturali e sociali accessibili al pubblico, posti al piano terra di ogni edificio che accoglie le attività aperte alla comunità. Il piano generale sarà completato in fasi successive. Inizialmente verranno finiti il centro scientifico, per le arti ed il forum, che insistono attorno a uno spazio pubblico aperto, abbellito da alberi e prati, che fungerà da soglia e ingresso al campus.
Le strade e i marciapiedi di New York sono intessute nel tessuto del campus. questo non è come il campus dei secoli precedenti. tutti gli edifici sono trasparenti, aperti al pubblico e dispongono di servizi per la comunità locale a livello stradale, tra cui piazze e spazi verdi condivisi da tutti. L'architettura si basa sul vocabolario industriale del quartiere, come si vede ad esempio con gli elementi strutturali esposti all'interno del forum. pensiamo a questi edifici come a macchine: nuovi tipi di macchine per fare ricerca scientifica, per presentare le arti e ora, con il forum, per riunire le persone e comunicare.
Renzo Piano
La struttura
Denominatore comune dell'intero progetto del Manhattanville Campus è una struttura in acciaio a vista, con una pelle di cemento prefabbricato e i sistemi meccanici resi visibili sul tetto. In tutto il nuovo Manhattanville Campus, tutte le strade rimarranno pubbliche e aperte al traffico veicolare, e l'accesso pedonale attraverso il campus sarà arricchito da strade alberate e ampi marciapiedi che collegano il campus e il quartiere all'Hudson River Waterfront Park. Attenzione alla sostenibilità delle costruzioni è stata assicurata in tutto il progetto tanto che Il Green Building Council degli Stati Uniti ha premiato il programma Manhattanville Campus della Columbia University con la più alta certificazione platino LEED, per la prima volta a New York City. Il nuovo campus sembra come un treno sopraelevato che corre veloce lungo il sito di progetto.