Nomoto, la prima moto ricoperta di graffiti pensata per integrarsi nell’ambiente urbano
Siamo abituati a vedere motociclette dall'aspetto audace e dinamico, parcheggiato lungo il ciglio della strada o sui marciapiedi, colorate, sportive, aggressive. Nomoto è la motocicletta progettata dal designer Joey Ruiter per mimetizzarsi nell'ambiente urbano. Grazie al particolare design squadrato e alla sua superficie rivestita di graffiti, Nomoto non sembra una motocicletta ma una parete di street art o una panchina su cui sostarsi. E quando avete voglia di spostarvi basta mettere in moto e salire in sella per altri luoghi.
L'ambiente urbano è caratterizzato da muri di graffiti, biciclette incatenate ai pali, suoni di chiacchiere da caffè, rumori, odori, auto e macchine nel traffico o che sfrecciano a gran velocità per le strade della città. E in questo contesto che si inserisce la motocicletta del designer Joey Ruiter, che difficilmente riuscirete ad individuare perché è pensata per immergersi nell'ambiente urbano. Il progetto di Ruiter non riguarda affatto una motocicletta, ma piuttosto l'ambiente in cui si trova. Si tratta di puro trasporto, qualcosa che è solo una parte del quartiere. Ruiter e il suo studio J.RUITER si occupano di "cercare di spingere il design al punto da non esserci". La moto diventa una tela per i graffiti, una panchina per un momento di riposo. Ha una patina naturale per essere parte della città. Eppure si tratta di una moto è perfettamente funzionante. "Volevo creare un pezzo degno di un museo che fosse completamente impercettibile e così familiare, ci passerai davanti", ha detto Ruiter. Basta premere un pulsante e la moto si solleva, si apre, fuoriesce il sedile, il manubrio e anche due vani porta oggetti come cestino e bauletto. Nomoto ha tutto per essere una motocicletta elettrica funzionante e di notte il suo fascio luminoso sembra conferire al veicolo un aspetto futuristico pronto per tutte le avventure della città.