I pouf da spiaggia comodi e trasportabili che si riempiono con la sabbia
"Lasciamo la sabbia dove dovrebbe essere… Nel rispetto del luogo, la "prendiamo in prestito" per il pomeriggio e la lasciamo in spiaggia quando è ora di tornare a casa.", con queste parole la designer Flora Koel presenta il suo progetto Ola, un pouf da spiaggia fatto di sabbia e facile da trasportare per un'estate comoda e sostenibile. Seduti, appoggiati, sdraiati, sulla sabbia o con i piedi nell'acqua, Ola è il pouf perfetto per rilassarsi al mare a contemplare le onde.
Come possiamo dare un posto alle risorse naturali locali nella nostra vita, senza rimuoverle dalla natura? Da questo quesito è partita Flora Koel, designer parigina, per realizzare Ola che utilizza un materiale che abbonda sulle spiagge: la sabbia. Nel rispetto del luogo, i pouf vengono riempiti di sabbia per poi essere svuotati prima di rientrare a casa. In questo modo si può godere di un comodo cuscino o seduta senza però impattare sull'ambiente. Quando il pouf è vuoto, grazie alla sua comoda maniglia, può essere trasportato facilmente ovunque.
Ola non è sostenibile solo per il suo contenuto ma anche perché è fatto di materiale plastico di recupero: le estremità sono realizzate con i rotoli di teloni di barche e yacht mentre le maniglie con le cinture di sicurezza recuperate. Il primo prototipo è stato realizzato in colore rosso lampone ma esiste anche in altre tinte come panna e verde acqua. Il pouf è disponibile inoltre in tre forme differenti: "L", "O", "AT" per soddisfare tutte le esigenze. Prodotto sull'Île de France in materiale riciclato, Ola è il gadget da spiaggia che non può mancare quest'estate per creare ambienti confortevoli all'aria aperta mentre ci si fa cullare dal rumore delle onde del mare. La designer Flora con Ola pone l'attenzione sul rispetto dell'ambiente e sulla fragilità dei materiali naturali: "Ritornare ad una natura selvaggia, senza togliere la tecnologia,", spiega Koel, "è una preoccupazione concreta che consiste nel non tornare indietro, ma nel muoversi in un'altra direzione per inventare la vita e il lavoro".