Perché Yvonne Farrell e Shelley McNamara di Grafton hanno vinto il Pritzker Prize 2020

"Yvonne Farrell e Shelley McNamara hanno praticato l'architettura insieme per quarant'anni in un modo che riflette chiaramente gli obiettivi del Premio Pritzker: riconoscere l'arte dell'architettura e un servizio coerente per l'umanità, come dimostrato da un insieme di opere costruite", con queste parole la Giuria del Premio Pritzker ha motivato la decisione di assegnare Yvonne Farrell e Shelley McNamara dello studio Grafton Architects il più prestigioso riconoscimento di architettura per il 2020.

Grafton Architects, co-fondato da Yvonne Farrell e Shelley McNamara a Dublino nel 1978, è uno studio di architettura di fama internazionale, pioniere sin dall'inizio in un campo che è stato tradizionalmente ed è tuttora una professione dominata dagli uomini. La maggior parte dei progetti delle vincitrici del Premio Pritzker 2020 si trova in Irlanda, loro paese di origine, tuttavia Grafton Architects è riuscito a giudicarsi diversi concorsi in tutto il mondo, dall'Italia al Perù, realizzando edifici che rispondano in modo più appropriato all'ambiente e alla città, con uno stile fresco e moderno. Si tratta soprattutto di edifici scolastici, abitazioni e istituzioni culturali e civili. "I loro edifici sono "buoni vicini" che cercano di dare un contributo oltre i confini dell'edificio e di far funzionare meglio una città.", spiega la giuria del Premio Pritzker, "(Yvonne Farrell e Shelley McNamara) hanno costantemente e senza esitazione perseguito la massima qualità dell'architettura per il luogo specifico in cui sarebbe stata costruita, le funzioni che avrebbe ospitato e soprattutto per le persone che abiterebbero e userebbero i loro edifici e spazi".

Caratteristica unica di Grafton Architects è la comprensione di come progettare sezioni complesse di edifici in modo tale che ci sia una compenetrazione tra interno ed esterno tale da consentire alla luce naturale di penetrare e animare gli spazi all'interno di un edificio. Ciò è evidente nel progetto dell'Università Luigi Bocconi a Milano (2008), per la quale Yvonne Farrell e Shelley McNamara sono famose in Italia, dove non c'è netta demarcazione tra esterno e interno e la città penetra negli spazi accademici come a simboleggiare un rapporto continuo di osmosi tra la città e l'università. La coppia rosa dell'architettura ha anche curato la scorsa Biennale di Architettura di Venezia 2018, dimostrando il loro incessante impegno per l'eccellenza in architettura, il loro atteggiamento responsabile nei confronti dell'ambiente, la loro capacità di essere cosmopoliti e contemporaneamente rispettose dell'unicità di ogni luogo. "L'architettura potrebbe essere descritta come una delle attività culturali più complesse e importanti del pianeta", osserva Farrell. “Essere un architetto è un privilegio enorme. Vincere questo premio è una meravigliosa approvazione della nostra fiducia nell'architettura.".