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Portogallo, la Villa Romana de Rabaçal si trasforma

In Portogallo esiste un grande complesso residenziale di epoca romana di rara importanza che presto sarà interessato da un importante progetto di trasformazione volto a valorizzare e rendere il sito archeologico più fruibile. Il team italo-portoghese composto da Sara Maduro Unip. Lda (Officexsmrs), Sossio de Vita e Giuseppe Parisi, si è aggiudicato il primo premio al concorso di progettazione per il Museo Archeologico.
A cura di Clara Salzano
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A 12 chilometri da Conímbriga, in Portogallo, esiste una grande e importante testimonianza del periodo di occupazione romana sulla penisola iberica. Si tratta della Villa Romana de Rabaçal che di recente è stata interessata da un concorso di progettazione volto a valorizzare e rendere più fruibile il complesso sito archeologico al turismo internazionale. L'architetto portoghese Sara Maduro Unip. Lda (Officexsmrs), gli architetti italiani Sossio de Vita e Giuseppe Parisi, compongono il team che si è aggiudicato il primo premio del concorso per il nuovo Museo Archeologico di Rabaçal con un progetto che "presenta progetto presenta il paesaggio come museo e il museo come recinzione che si estende nel paesaggio".

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La Villa Romana de Rabaçal è un grande complesso residenziale di epoca romana, situato sopra la valle del Rabaçal. Il sito archeologico è un'importante testimonianza dell'occupazione romana nella penisola iberica ed è stato riportato alla luce solo nel 1984. La Villa Romana risale al VI secolo a.C. ed era costituita da una fattoria divisa in due aree: da un lato vi la villa rustica, dove si trovavano i locali agricoli e gli schiavi; dall'altra parte c'era la villa urbana che costituiva la residenza del signore dell'intera fattoria. La villa urbana si sviluppava attorno a un patio centrale circondato da colonne che andavano a definire quattro diverse aree funzionali (l'ingresso, la zona giorno-pubblica, l'area che lo collegava all'area di servizio e la zona notte). La Villa è stata costruita secondo le antiche conoscenze dell'architettura romana con mosaici decorativi e basalti di marmo da ammirare.

Dopo diversi anni dalla prima scoperta, si è reso necessario in intervento più complesso per l'intero sito archeologico che oggi comprende anche il museo in cui sono custoditi i reperti degli scavi del 1984. Al concorso per la progettazione del Sito Archeologico della Villa Romana de Rabaçal hanno partecipato 18 studi di architettura. Il team composto da Sara Maduro Unip. Lda (Officexsmrs), Sossio de Vita e Giuseppe Parisi, si è aggiudicato il primo premio al concorso di progettazione. La giuria ha scelto il loro progetto perché "il design favorisce la lettura del pezzo architettonico proposto rispetto a quello vecchio, si impone come immagine differenziante nel paesaggio. (…) Il progetto presenta il paesaggio come museo e il museo come recinzione che si estende nel paesaggio". Inoltre il progetto vincitore si differenzia anche per la capacità di "leggerezza ed effimero espressi nei piani orizzontali dei tetti dei resti archeologici, … l'idea di chiusura e apertura simultanee … e la capacità dello spazio di essere aperto a vari configurazioni che favoriscono l'organizzazione di eventi all'aperto".

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