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Premio europeo di architettura Ugo Rivolta 2013

La quarta edizione del premio.
A cura di Valentina Pepe
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Il Premio europeo di architettura Ugo Rivolta è giunto alla sua quarta edizione promosso dall'ordine degli architetti PPC della Provincia di Milano, per divulgare progetti di edilizia sociale realizzati tra il gennaio 2008 e il dicembre 2012 sul territorio dei 27 paesi della Comunità Europea e della Svizzera. Rinnova anche per questa edizione l’impegno di divulgare i migliori progetti di edilizia sociale realizzati in ambito europeo negli ultimi cinque anni e rafforza l’impegno a candidarsi come riferimento internazionale per la ricerca ed il dibattito, focalizzando l’attenzione verso la qualità complessiva dell’ambiente costruito e la sostenibilità del progetto architettonico. La partecipazione è aperta ad architetti e ingegneri iscritti ai relativi albi secondo l’ordinamento dello Stato di appartenenza.

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Il concorso è nato nel 2007 conta già tra i suoi vincitori prestigiosi progetti che hanno rivestito un ruolo esemplare nell'ambito del dibattito e della ricerca sul Housing Sociale, come l'edificio per case popolari a Rota (Spagna) firmato dall'architetto Guillermo Vazquez Consuegra, il Pràter Street Social Housing a Budapest realizzato da Kis Péter Épìtészmuterme e il complesso BIGyard a Berlino di Zanderroth Arckitekten. Per opere di edilizia sociale si intendono le residenze realizzate per iniziativa di operatori sia pubblici che privati, vincolate da regole di assegnazione, rivolte ad una domanda di abitazione che non trova risposte nel libero mercato. Il concorso si svolge in due fasi. Il termine ultimo per partecipare alla prima fase del concorso è il 28 giugno 2013. Il vincitore decretato al termine della seconda fase del concorso riceverà un premio in denaro di 10.000 €.

Ugo Rivolta Architetto di origine novarese poi radicato a Milano, inizia l’attività professionale presso lo studio BBPR, partecipando tra l’altro alla progettazione e alla realizzazione della Torre Velasca (1951-57). In seguito apre il proprio studio con Matilde Baffa, a cui si lega con un lungo e felice sodalizio di vita e di lavoro. Con una concezione rigorosa del mestiere, attento alle necessità e ai bisogni che traduce in soluzioni formali sempre misurate, progetta numerosi insediamenti di edilizia sociale tra i quali emerge il Quartiere Gescal per 6500 abitanti a Quarto Cagnino, Milano (1969-1974), in collaborazione con un ampio gruppo di progettisti: un imponente insediamento, memore dell’utopia lecorbusieriana dei redents, che cerca di ottenere un convincente effetto urbano tramite la dimensione, l’uniformità e l’inclusione di servizi collettivi. Figura esemplare di progettista con un rinnovato interesse, negli ultimi anni, alla formazione delle nuove generazioni attraverso l’insegnamento presso la Facoltà di Architettura Civile del Politecnico di Milano, alieno da compromessi, è se pre stato capace di porsi in posizione di ascolto e di dialogo con il processo di costruzione dell’ambiente collettivo della città.

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