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Rafael Moneo protagonista al Cersaie 2013

“L’architettura non può essere considerata indipendente dal contesto”, dice l’architetto spagnolo e docente di Harvard ad una lectio magistralis tenuta al Cersaie di Bologna.
A cura di Clara Salzano
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Rafael Moneo, classe 1937, premio Pritzker per l’Architettura 1996, ha incontrato il pubblico dell’edizione 2013 del Cersaie, il Salone internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno, per una lectio magistralis con la quale ha illustrato la sua idea di architettura: “Gli edifici non sono solo oggetti. Sono parte viva di un tessuto urbano che incorporano la città e si fanno incorporare da essa. Ogni opera va vista come sostanza di quella che chiamiamo città”.

Torres Blanca di Madrid, Rafael Moneo
Torres Blanca di Madrid, Rafael Moneo

Tutto lo straordinario percorso professionale di Moneo è caratterizzato da ordine, linearità, rigore, da una modernità che si intravede soprattutto in edifici caricati del compito di integrarsi con il paesaggio circostante, con le altre opere realizzate dall’uomo. Ne sono testimoni i suoi progetti in tutto il mondo come campus della Columbia University di New York, la Kursaal Concert Hall di San Sebastián, la Torres Blanca di Madrid e l’ampliamento del Prado a Madrid.

Campus della Columbia University di New York, Rafael Moneo.
Campus della Columbia University di New York, Rafael Moneo.

Moneo è l’architetto della contemporaneità. È riuscito pienamente ad esprimere il suo tempo restando fedele alle necessità dell’architettura e con continui riferimenti alla storia, nonostante il clima politico e sociale della dittatura franchista, sotto cui iniziò a lavorare.  “Perché città ed edifici” dice Moneo, uno dei più colti architetti contemporanei, “devono proiettarsi nello stesso tempo”.

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