Renzo Piano amplia il Kimbell Art Museum di Louis Kahn

Nel 1966 Louis Kahn veniva chiamato a realizzare un edificio che sarebbe diventato una mecca dell'architettura moderna: il Kimbell Art Museum, inaugurato nel 1972. A distanza di 40 anni, Renzo Piano Building Workshop ha assunto il difficile compito di realizzare una struttura di recente costruzione che aumentasse la capacità contenitiva dei precedenti spazi della galleria.

October 2013
Aerial View October 2013 © Aerial Photography_Inc
"Prossimo abbastanza per dialogare, nè troppo vicino e nè troppo lontano", così Renzo Piano descrive la distanza tra il suo nuovo Padiglione e l'originale edificio del Kimbell Art Museum di Louis Kahn. Vetro, cemento e legno sono i materiali che caratterizzano la struttura di Piano che, circondata da olmi e querce rosse, si pone come espressione di semplicità e leggerezza a circa 65 metri a ovest del museo di Kahn.

L'edificio originale è ritenuto non solo l'apoteosi della continua evoluzione delle idee di Kahn su l'unione architettonica della luce e della struttura, ma anche uno dei più bei musei d'arte mai costruiti. La facciata principale del palazzo è caratterizzata da tre campate precedute da uno spazio con volte a botte, un portico centrale e un vano d'ingresso incassato e vetrato. Qui la luce è il tema centrale del progetto: la luce naturale entra attraverso stretti lucernari in plexiglass lungo la parte superiore delle volte a botte e viene diffusa nello spazio interno da riflettori in alluminio-forato che pendono verso il basso, dando un bagliore argenteo alle superfici unico nel suo genere. Anche se completamente moderno nella sua mancanza di ornamento, l'edificio evoca con i grandi archi e le volte l'architettura romana, considerando anche i materiali principali usati quali il cemento, il travertino e la quercia bianca. Il museo è stato l'ultima opera che l'architetto ha visto a compimento prima della sua morte, avvenuta nel marzo 1974.

L'ampliamento di Renzo Piano conversa con l'edificio di Khan registrandosi su un'altezza affine e ponendo l'accento sulla luce naturale e l'uso del cemento come materiale primario. La sua ubicazione nel sito concentra l'attenzione sul profilo ovest del Kimbell Art Museum che Louis Kahn indicava come lato per l'ingresso principale. La nuova costruzione colonnata è composta da due strutture collegate: la parte anteriore, o orientale, trasmette un'impressione di leggerezza con un sistema di tetto vetrato che sembra galleggiare sopra le travi in legno e i pali in cemento; l'altra parte del progetto è realizzata sottoterra per quelle opere sensibili alla luce che vengono così alloggiate sotto un tetto verde isolato, che ospita anche un auditorium da 298 posti.

Il nuovo Padiglione Piano offre spazio per mostre temporanee, nonché aule e studio per un dipartimento educativo del museo. Richiederà solo un quarto dell'energia consumata dal museo di Kahn, raggiungendo una maggiore efficienza energetica con pannelli fotovoltaici presenti nel tetto di vetro e trentasei pozzi geotermici, a 450 metri di profondità, che contribuiranno a produrre energia per l'interno durante tutto l'anno. L'estensione della nuova galleria firmata Renzo Piano aprirà al pubblico il prossimo 27 novembre 2013.
