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Renzo Piano e Richard Rogers donano una piazza alle Cinque Terre

Raccolti i finanziamenti per realizzare il progetto di recupero del centro di Vernazza, firmato Piano e Rogers, che riscatterà la perla delle Cinque Terre dall’alluvione di due anni fa.
A cura di Clara Salzano
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Il 25 ottobre 2011 Vernazza, patrimonio mondiale dell’Umanità, visitata ogni anno da due milioni e mezzo di turisti, fu devastata da un’alluvione eccezionale, con una tromba d’aria e 542 millimetri di pioggia in 24 ore, un terzo delle precipitazioni di un intero anno. Tre abitanti persero la vita, mentre il borgo fu sepolto da 4 metri di detriti e quasi tutte le case e gli esercizi commerciali vennero distrutti: danni per oltre 100 milioni di euro.

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Oggi, grazie a fondi statali e soprattutto a donazioni private, come finanziamenti raccolti da "Save Vernazza", un'associazione creata da Ruth Manfredi e altre due amiche di origine americana che hanno scelto di vivere in questo angolo di paradiso, è stato possibile realizzare un piano di recupero architettonico del centro di Vernazza. Il progetto di rifacimento della piazza principale del paese è stato donato da Renzo Piano, neo senatore a vita e Richard Rogers, architetto inglese di origini italiane che da anni trascorre le sue vacanze in terra ligure, e i lavori sono già cominciati.

Progetto per la piazza di Vernazza, Renzo Piano-Richard Rogers.
Progetto per la piazza di Vernazza, Renzo Piano-Richard Rogers.

Il piano presentato dai due architetti, entrambi vincitori del Pritzker Prize, insieme all’architetto Ernesto Bartolini, collaboratore di Rogers, propone la ricostruzione dei luoghi più significativi e suggestivi del paese attraverso l’utilizzo di materiali di alta qualità, un arredo urbano semplice ma di stile, in perfetta sintonia con il paesaggio: una pavimentazione concepita come una scultura per esaltare la manualità e il saper fare della posa della pietra, ma che nello stesso tempo conservi i pezzi di strada sopravvissuti. Lungo la strada nuovi alberi per creare zone d’ombra e panchine in pietra con sedute in legno. E un'illuminazione "eco", una luce neutra che, anche di notte, possa esaltare i veri colori pastello delle case. Nel frattempo in collina si recuperano i terreni abbandonati e si ricostruiscono i muretti a secco, con pietre messe a disposizione gratuitamente dal Parco delle Cinque Terre. Due milioni e mezzo di euro è il prezzo per la realizzazione che dovrebbe concludersi fra poco più di un anno.

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