Riscaldamento in casa: 10 regole per risparmiare in bolletta

Tutti possono facilmente sapere quanto consuma la propria auto o la propria moto ma solo in pochi sanno quantificare il consumo della propria abitazione. Quando si avvicinano i mesi più freddi dell'anno si mette sempre in conto di dover affrontare spese aggiuntive per il riscaldamento della casa ma per evitare un incremento in bolletta eccessivo si possono seguire alcune regole pratiche che permettono di scaldare con il massimo comfort e risparmiare. Una guida dettagliata è stata di recente presentata dall'ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) che ha elencato una serie di consigli da seguire per evitare sprechi e cattive sorprese in bolletta quando si vuole scaldare casa al meglio.
Edifici mal isolati, infissi poco efficienti o impianti mal funzionanti, sono solo alcune delle cause che spesso possono comportare ad un rincaro in bolletta per il riscaldamento di casa. In Italia i valori del consumo energetico di una casa media sono compresi tra i 160 e i 230 kWh/m2 anno, mentre in Europa i valori scendono del del 30% – 60%. Consumi così elevati comportano anche emissioni di gas superiori alla media europea. Questo vuol dire che una pratica più efficiente e sostenibile esiste, bisogna solo capire dove indirizzare i giusti comportamenti per risparmiare in bolletta ed evitare sprechi di energia. Anche se il mese di ottobre è stato tra i più caldi mai registrati, il 15 novembre è la data ufficiale per accendere i riscaldamenti in tutta Italia. L'ENEA ha individuato una serie di regole pratiche che permettono di scaldare casa senza incorrere in cattive sorprese in bolletta.
I consigli di ENEA
1. Controllare gli impianti: per evitare sprechi ed anche sanzioni, la prima cosa da fare è sempre quella di assicurarsi una buona manutenzione degli impianti. Secondo il DPR 74/2013 chi non esegue una costante manutenzione degli impianti, oltre a rischiare la propria sicurezza, può incorrere in una multa a partire da 500 euro.Un impianto che funziona bene infatti non solo consuma di meno ma inquina anche di meno.
2. Verificare le temperature: secondo la normativa d'inverno in casa la temperatura ideale dovrebbe essere impostata sui 22 gradi, ma a volte, in base anche all'abitazione e alla metratura, anche i 19 gradi possono essere sufficienti per creare un ambiente confortevole. Bisogna infatti considerare che per ogni grado in meno si ha un risparmio dal 5 al 10% sui consumi del combustibile.

3. Fare attenzione alle ore: la legge stabilisce anche per quante ore l'impianto di riscaldamento deve funzionare e tale valore dipende dalla zona climatica di appartenenza (per il DPR 74/2013 l'Italia è suddivisa in sei zone climatiche). Nelle zone più fredde, ad esempio, corrispondenti alla zona climatica "E", il riscaldamento può restare acceso per un massimo di 14 ore.
4. Adottare buone pratiche: un vecchio trucco per evitare la dispersione del calore e consentire che un ambiente si riscaldi più facilmente è quello di inserire dei pannelli riflettenti, che possono essere dei fogli di carta argentata o degli specchi, tra la parete e il termosifone.
5. Serrare le aperture: una delle massime cause della dispersione del calore di una casa è la mancanza di infissi adeguati. Coadiuvare un infisso con ulteriori sistemi di oscuramento e chiusura come persiane, tapparelle o tende pesanti, può evitare che il calore fuoriesca dalla casa.
6. Analizzare l'abitazione: dal 2008 la normativa sul contenimento dei consumi energetici è cambiata e prevede per gli edifici un isolamento termico specifico di pareti e finestre. Tutte le costruzioni precedenti al 2008 dovrebbero adeguarsi alla normativa per isolare le pareti e sostituire le finestre in modo da avere un risparmio in bolletta incisivo: con un isolamento termico adeguato si riducono i consumi di energia fino al 20% ed è possibile usufruire degli ecobonus previsti dallo Stato con una detrazione fiscale del 65%.
7. Sostituire gli impianti: oltre ad effettuare una costante manutenzione degli impianti di riscaldamento, conviene anche valutarne l'efficacia. Nel caso infatti di impianti con oltre 15 anni di vita, talvolta può convenire prenderne in considerazione la sostituzione. A fronte infatti di una spesa iniziale più impegnativa, il risparmio che si può ottenere con nuove caldaie a condensazione o a biomasse, pompe di calore, o con impianti integrati che usano impianti solari o fotovoltaici per riscaldare l'acqua, è notevole. Bisogna inoltre considerare che lo Stato prevede una detrazione fiscale fino al 65% in caso di riqualificazione energetica complessiva di un'abitazione o del 50% per una semplice ristrutturazione edilizia.
8. Eliminare ostacoli: per evitare la dispersione del calore e gli sprechi di energia mai frapporre tende, mobili o altri ostacoli tra il termosifone e la stanza. Inoltre, seppur è buona norma far circolare l'aria in una casa, bisognerebbe evitare di tenere le finestre aperte mentre è in funzione l'impianto di riscaldamento proprio per non renderne vano il lavoro.
9. Aggiungere i cronotermostati: i moderni dispositivi elettronici consentono di regolare la temperatura e l'orario di accensione degli impianti di riscaldamento. Tenere il riscaldamento acceso tutto il giorno comporta un consumo di energia notevole e una bolletta davvero alta. Conviene, ad esempio, impostare un timer affinché metta in azione il sistema di riscaldamento prima di svegliarsi e di rientrare a casa da lavoro in modo da trovare la casa già un po' più calda ed evitare di accendere al massimo il termostato fino a riscaldare la casa rapidamente.

10. Installare le termovalvole: da giugno 2017, in base alla norma nazionale sulla contabilizzazione individuale del calore e la termoregolazione (d.lgs. 102/2014 e correttivo 141/2016) le valvole termostatiche sono obbligatorie per tutti i radiatori degli impianti di riscaldamento condominiali. La valvola aiuta la regolazione automatica della temperatura in una stanza. Si indica infatti la temperatura che si desidera ottenere sulla testa della valvola; quando c'è del calore in eccesso, la valvola limita l'impianto di riscaldamento in modo da farlo funzionare solo quando serve: così si risparmia sui costi in bolletta.