Scoperta la Cappella Sistina dell’Amazzonia
Recenti ricerche condotte Parco Nazionale naturale della Sierra de Chiribiquete hanno portato alla scoperta di quella che è stata definita "La Cappella Sistina degli antichi" dell'Amazzonia colombiana. Si tratta di una delle più grandi collezioni al mondo di arte rupestre preistorica. La scoperta è stata fatta da un team britannico-colombiano, finanziato dall'European Research Council, con a capo José Iriarte, professore di archeologia all'Università di Exeter e uno dei maggiori esperti di storia dell'Amazzonia e precolombiana, e comprende decine di migliaia di dipinti di animali e umani creati oltre 12.500 anni fa su pareti rocciose che si estendono per quasi 12 km in Colombia.
Salutata come "la Cappella Sistina degli antichi", la scoperta di José Iriarte e del suo team fornisce prove archeologiche della colonizzazione dell'Amazzonia colombiana nordoccidentale durante il tardo Pleistocene. Le ricerche fatte riguardano i disegni di animali e persone ritrovati nella Serranía de la Lindosa dove, insieme al parco nazionale di Chiribiquete dichiarato Patrimonio dell'UNESCO, sono state trovate anche altre opere d'arte rupestre. I disegni scoperti di recenti risalgono a 12.500 anni fa e si estendono su quasi 12 chilometri di roccia in quello che è il più grande parco naturale colombiano e il parco nazionale di foresta pluviale più grande al mondo. Gli esperti hanno datato i disegni sulla base di animali ora estinti come il mastodonte, un antenato preistorico dell'elefante, oltre a immagini del paleolama estinto, bradipi giganti e cavalli dell'era glaciale. Nei disegni si possono vedere anche impronte di mani umane.
La scoperta è stata fatta lo scorso anno, ma è stata tenuta segreta perché "la Cappella Sistina degli antichi" sarà protagonista di una delle principali serie di Channel 4 che andrà in onda a dicembre 2020: Jungle Mystery: Lost Kingdoms of the Amazon. I dipinti trovati hanno dimensioni variabili e alcuni sono collocati in una parte così alta della roccia da non poter essere visti a distanza umana ma solo con i droni. Secondo il Daily Mail, non era chiaro quale tribù potesse essere responsabile dei dipinti, ma si ritiene che due tribù indigene dell'Amazzonia siano state in giro a quell'epoca: gli Yanomami e i Kayapo. Sicuramente gli animali e le figure ritrovate, chiamati petroglifi, sono stati tutti dipinti da alcuni dei primissimi esseri umani che hanno raggiunto l'Amazzonia. I disegni raffigurano inoltre pesci, tartarughe, lucertole e uccelli, oltre a persone che ballano e si tengono per mano, che testimoniano una vita e una biodiversità enorme risalente al una colonizzazione iniziale della regione tra il 12.600 e 11.800 AC.