Sensing Spaces: l’Architettura Reimmaginata di Siza, Kuma e Grafton alla Royal Academy
Spesso ci si domanda de l'architettura sia un'arte visiva. Sì, è possibile vedere edifici, fotografarli e filmarli, ma la maggiore esperienza di uno spazio ha a che fare con la sua temperatura, la sua acustica, il suo odore (o la mancanza di esso), la sensazione del pavimento sotto i piedi, la facilità o difficoltà di salire una scala, l'effetto dello spazio attraversato e delle persone attorno sul nostro corpo, il peso e la morbidezza dei materiali, l'effetto della luce che può creare illusioni e modificare la percezione della massa costruttiva. Insomma, l'Architettura non è un'esperienza puramente visiva, o non solo. L'architettura è un'esperienza multi-sensoriale e alla Royal Academy of Arts va in mostra un progetto eroico che mette in relazione e al centro dell'attenzione tutti i sensi.
Alcune delle menti architettoniche più creative al mondo sono giunte alla Royal Academy of Arts per dare una nuova prospettiva sull'architettura e trasformare le gallerie principali del museo con una serie di installazioni su larga scala: Sensing Spaces, Architecture Reimagined è il titolo dell'incredibile mostra che da gennaio ad aprile 2014 caratterizzerà gli spazi della RA. Materiali, luci, profumi e colori, la monumentale mostra invita a prendere in considerazione alcune delle grandi domande sulla natura dell'architettura: come ci fanno sentire gli spazi? Che cosa fa l'architettura per le nostre vite? Il visitatore è parte integrante dell'esposizione in cui è invitato a toccare, scalare, camminare, parlare, sedersi, contemplare, ri-immaginare il mondo intorno a sé.
La Royal Academy of Arts ha commissionato agli architetti di creare installazioni site-specific per esplorare gli elementi essenziali dell'architettura. Invece di rappresentazioni di edifici attraverso modelli, disegni o fotografie, la RA è ridefinito il concetto tradizionale di mostra d'architettura: immergere i visitatori in un'esperienza multisensoriale. Sensing Spaces: Architecture Reimagined considera l'architettura dal punto di vista dell'incontro umana: la vista, il tatto, il suono e la memoria giocano un ruolo nella percezione dello spazio, delle proporzioni, dei materiali e della luce.
Gli architetti invitati sono studi di fama internazionale ed emergenti, di diversa estrazione geografica e background culturale: Grafton Architects (Irlanda); Diébédo Francis Kéré (Germania/Burkina Faso), Kengo Kuma (Giappone); Li Xiaodong (Cina); Pezo von Ellrichshausen (Cile); Eduardo Souto de Moura e Álvaro Siza (Portogallo). Gli architetti sono stati accuratamente selezionati per formare un gruppo il cui approccio distinto offrisse somiglianze e contrasti. Tutti loro condividono una comprensione della capacità sensoriale dell'architettura e della sua materialità, ma hanno una diversa sensibilità nei confronti dell'uomo e degli spazi da vivere.
Una struttura monumentale di Pezo von Ellrichshausen occupa la più grande delle gallerie e sfida il nostro senso di prospettiva; ispirata da un Ko-Do, la cerimonia olfattiva giapponese, l'opera di Kuma mette in evidenza l'importanza dell'odore in architettura; il Tunnel di Kéré invita i visitatori a interagire fisicamente con il tessuto della struttura; il labirinto di Li Xiaodong crea un senso di contenimento e compressione in contrasto con l'esplorazione della luce di Grafton; Siza e gli impianti sottili di Souto de Moura invece incoraggiano i visitatori a considerare la storia architettonica dell'edificio.
"L'architettura è sempre presente come sfondo alla nostra vita e spesso non riconosciamo l'impatto che ha su di noi. Abbiamo sfidato i migliori architetti dnel creare un'esperienza che eccita i sensi e suscita l'immaginazione. Speriamo di trasformare il modo di pensare gli spazi intorno a noi e come ti fanno sentire", ha dichiarato Kate Goodwin, curatrice di Architettura della RA. A chi ha in programma di andare nei prossimi mesi a Londra auguriamo, dunque, una buona esperienza sensoriale.