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Sospesi al palazzo di Leandro Erlich: realtà o illusione?

L’artista Leandro Elrich ha realizzato una casa vittoriana a Dalston, che sfida la nostra percezione dello spazio.
A cura di Clara Salzano
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Simile ad un set cinematografico, l'installazione dell'artista argentino Leandro Erlich, commissionata dal Barbican Centre, ha richiamato un gran numero di visitatori, incuriositi dalle illusioni tridimensionali create dall'opera. La facciata dettagliata di una villetta a schiera in stile vittoriano è posizionata orizzontalmente su un terreno in disuso di Dalston, nell'East London, rimasto disabitato dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.

Leandro Erlich Dalston House. Photo by Gar Powell-Evans. Barbican Art Gallery
Leandro Erlich Dalston House. Photo by Gar Powell-Evans. Barbican Art Gallery

La Dalston House:

Con un grande specchio inclinato di 45° rispetto al terreno, i visitatori hanno l'impressione di essere in piedi, sospesi o aggrappati alla facciata della casa, pur restando seduti o sdraiati sul piano orizzontale. L'opera di Erlich continua a rompere i confini della realtà spaziale. "La Dalston House è uno spettacolo teatrale, quello in cui il pubblico crea lo spettacolo. Si tratta di una piacevole esperienza adatta per tutte le età", dichiara Jane Alison, Curatrice senior alla Barbican Art Gallery.

Leandro Erlich Dalston House. Photo by Gar Powell-Evans. Barbican Art Gallery
Leandro Erlich Dalston House. Photo by Gar Powell-Evans. Barbican Art Gallery
Leandro Erlich Dalston House. Photo by Gar Powell-Evans. Barbican Art Gallery
Leandro Erlich Dalston House. Photo by Gar Powell-Evans. Barbican Art Gallery

L'opera di Leandro Erlich:

Per Erlich il pubblico svolge un ruolo attivo nel portare le sue installazioni a vita. Modificando il rapporto dello spettatore con gli spazi familiari, sconvolge scherzosamente la nostra nozione di realtà, creando nuove possibilità e situazioni. Il lavoro di Leandro Erlich si ispira in parte alle strategie estetiche surreali e sinistre di Alfred Hitchcock, David Lynch, Luis Bunuel e Roman Polanski che, dice "hanno usato la quotidianità come un palcoscenico per la creazione di un mondo fittizio attraverso il sovvertimento psicologico degli spazi di tutti i giorni".

Leandro Erlich Dalston House. Photo by Gar Powell-Evans. Barbican Art Gallery
Leandro Erlich Dalston House. Photo by Gar Powell-Evans. Barbican Art Gallery
Leandro Erlich Dalston House. Photo by Gar Powell-Evans. Barbican Art Gallery
Leandro Erlich Dalston House. Photo by Gar Powell-Evans. Barbican Art Gallery
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