Questo villaggio sostenibile e stampato in 3D è la città del futuro
"Mentre il mondo sta lentamente tornando alla normalità, la comunità dell'architettura sta affrontando nuove sfide. Durante la pandemia la quantità di persone che vogliono fuggire dai centri urbani ad alta densità è fortemente aumentata, incoraggiata anche dalle nuove politiche amiche del lavoro da casa. L'esodo dalle grandi città ai piccoli centri e alle aree rurali evidenzia la necessità di ripensare alla riqualificazione di queste aree e definire un nuovo modello di città per il futuro post-pandemia.", con queste parole l'architetto Valentino Gareri presenta il suo progetto per un nuovo modello di villaggio sostenibile e stampato in 3D. Si chiama "Sunflower" ed è un villaggio residenziale di diciannove case perfette per abitare le aree rurali e a bassa densità.
Sunflower si traduce come "girasole" in inglese. Si tratta di un nuovo modello di villaggio comunitario sostenibile. Le diciannove case sono disposte come un girasole che segue il cerchio del sole. Il centro del cerchio comprende un'area comune con le case tutte intorno. Il villaggio trae energia dal sole, proprio come un girasole, con i tetti fotovoltaici delle case sagomati e angolati per ricevere energia pulita dalla luce solare. Ogni singola casa è progettata per essere efficiente dal punto di vista energetico. Le case, immerse e completamente aperte alla natura, sono pensate come “macchine” sostenibili dove la forma finale è il risultato di criteri scientifici che hanno l'obiettivo di risparmiare o produrre energia. Il design del villaggio è il risultato di una collaborazione multidisciplinare tra Valentino Gareri Atelier, Steve Lastro di 6Sides e Delos: “L'architettura ha il potere di creare luoghi che ancora non esistono, ma nei nostri sogni.", afferma Valentino Gareri, "“Girasole” è il modello della città che sogniamo per domani”.
Le case si sviluppano su un unico livello e sono costruite con la tecnologia di stampa 3D e il cemento. La tecnologia di stampa 3D darà forma alla città del futuro: "Il cantiere è posto al centro e la macchina stampa-cemento, muovendosi attraverso binari allungabili e retrattili, “stampa” in sequenza tutte le case ruotando nell'area centrale del cantiere grazie ad una tavola girevole posizionata provvisoriamente.", spiega Gareri, "Questo rappresenta un processo di costruzione più sostenibile rispetto a quello tradizionale, in quanto viene utilizzato meno terreno durante la fase di lavorazione.
Il risultato finale è una serie di diciannove case disposte a raggiera attorno al sito centrale che, una volta completati i lavori di costruzione, diventerà il cuore comunitario del futuro villaggio…Un'aggregazione di pochi "Girasoli" può creare una Piccola Città dove al centro di ogni cerchio può essere collocata una funzione pubblica come scuole, asili nido e centri civici. La città del futuro va vista come una nuova Città Giardino 2.0, che promuove il ritorno alla natura, limita il bisogno di automobili e facilita il senso della convivenza".