The Cove, la nuova baia di San Francisco
"Salvare i moli di San Francisco e rimettere la spiaggia a South Beach.", è questo l'obiettivo dell'ultimo progetto di Heatherwick Studio, con sede a Londra, che lanciato una nuova proposta concettuale per la baia di San Francisco. Il progetto si chiama The Cove e riguarda la riqualificazione dei moli storici Pier 30-32, all'estremità meridionale del Central Embarcadero Piers Historic District, che tornano a vivere con un campus di lavoro sopraelevato e un parco sostenuti dall'innalzamento del livello del mare causato dai cambiamenti climatici.
The Cove è un campus di lavoro ad uso misto con un parco ecologico centrale di 5 acri. Il parco accessibile al pubblico è un'esperienza naturale, un Eco-Transect, che ricorda i promontori e le scogliere costiere della California. Il progetto creerà una nuova comunità ad alte prestazioni di nuova generazione sul lungomare di San Francisco. Completato all'inizio del XX secolo nel quartiere di South Beach, il sito di Embarcadero è stato elencato nel 2016 come uno degli 11 luoghi storici più minacciati d'America dal National Trust for Historic Preservation. Gli edifici sui moli Pier 30-32 risalgono a 108 anni fa e sono stati abbandonati da allora, hanno perso l'integrità strutturale e sono caduti in rovina: "Aprendo questa parte della baia per la prima volta in oltre 36 anni, l'idea di creare un nuovo parco ecologico sul lungomare e un centro comunitario è stata sviluppata tra Earthprise, il nostro studio e un team di esperti del lungomare locale e specialisti della biodiversità.", spiegano il team di Heatherwick Studio.
Il progetto di riqualificazione dei moli storici Pier 30-32 realizzerà una nuova destinazione colorata e contemporanea che celebra la classica costa della California e la storia dell'Embarcadero, mentre funge da (ri) trattamento urbano caldo e invitante, un'oasi di alto valore. "Un viaggio pedonale attraverso il parco ecologico si snoda attraverso una piazza multiuso, un morbido paesaggio ondulato di alberi autoctoni carichi di terpeni ed erbe dunali, zone umide galleggianti, una passerella ovale, in avanti verso un promontorio, un ponte oltre, che domina la baia.", spiegano gli architetti, "Il design resiliente risponde alle minacce poste dall'emergenza del cambiamento climatico generando energia solare, incorporando materiali a basse emissioni di carbonio, ripristinando i processi costieri e migliorando gli habitat per pesci, molluschi, piante acquatiche e fauna selvatica".