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The Uncomfortable: oggetti quotidiani deliberatamente sconvenienti

La maggior parte dei designer realizza oggetti utili e facili da usare, Katerina Kamprani fa l’esatto opposto con la sua collezione “The Uncomfortable” con cui sembra aver trovato il modo migliore per infastidire tutti.
A cura di Clara Salzano
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Una definizione corretta, completa e contemporanea di Design non esiste. Certo che il Design non è solo si riferisce alla sola attività di progettazione di oggetti bensì implica nozioni di funzionalità ed estetica che rendono un oggetto di design diverso dagli altri. Per i designer l'obiettivo principale del proprio lavoro è quello di creare un prodotto in grado, se non di cambiare, di migliorare e facilitare la vita delle persone. Il design è un approccio alla soluzione di problemi. Ma la collezione "The Uncomfortable" di Katerina Kamprani non rispetta affatto il concetto comune di design: si tratta di una serie di oggetti così scomodi da risultare fastidiosi.

A priva vista sembrano solo originali oggetti di design, quasi simili a quelli che usiamo quotidianamente come tazze, tegliere, sale e pepe, ed altro ancora. Ma guardando con più attenzione gli oggetti della collezione "The Uncomfortable" di Katerina Kamprani sono impossibili da usare. È per questo che la collezione è soprannominata, in modo appropriato, "Il disagio" perché davanti a una tazza troppo lunga per bere senza bagnarsi o ad una forchetta troppo morbida per essere usata non si può che restare interdetti.

Katerina Kamprani ha creato oggetti con tutte le ragioni sbagliate. L'architetto ateniese nel definire il suo progetto "The Uncomfortable" ha voluto sottolineare l'obiettivo di realizzare oggetti di design disagevoli ed inutilizzabili ma che mantengono "la semiotica della voce originale". Apparentemente gli oggetti di Kamprani restano fedeli alla forma dell'originale a cui si ispirano ma presentano dettagli che li rendono scomodi e inutili. La sua collezione rievoca quei progetti di architettura con scale che conducono in un muro o porte che aprono nel nulla. Almomento gli oggetti di "The Uncomfortable" sono solo prototipi ma presto potrebbero diventare reali prodotti sconvenienti che nessuno vorrebbe usare.

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