Tiebelè: il villaggio africano dove ogni casa è un’opera d’arte
Tiebelè è un villaggio di 63.000 abitanti situato a 200 km a sud di Ouagadougou, in provincia di Nahouri in Burkina Faso. Di certo non è una zona frequentata da molti turisti ma questo agglomerato di case a piedi di una collina che domina l'assolata savana dell'Africa occidentale ha una particolarità che lo rende unico nel continente: è un museo d'arte a cielo aperto. Il villaggio è costituito da un complesso circolare, circa 1,2 ettari di diametro, di architetture in terra cruda tutte finemente decorate. Tiebelè è infatti la sede della corte reale e della nobiltà dell'etnia Kassena, che qui si insediarono nel XV° secolo. I Kassena sono infatti uno dei più antichi gruppi etnici del Burkina Faso, e il loro villaggio è l'equivalente di una città reale d'Occidente. Non ci saranno palazzi sfarzosi o giardini lussureggianti, ma la particolarità di Tiebelè è che ogni casa è un'opera d'arte.

Tutte le case sono state decorate dalle mani delle donne sposate dei Kassena, popolo dalle tradizioni molto singolari: ai membri dell'etnia è vietato indossare il colore rosso e proteggersi con un ombrello. Questa possibilità è concessa solo al re che vive nella casa più piccola del villaggio proprio per proteggere la sua incolumità. Tutte le architetture hanno forma arrotondata e sono prive di finestre; alcune sono case, altre sono mausolei, ma tutte, compresi i cortili, sono finemente decorate con argilla rossa: i soggetti ritratti sono scene e utensili della vita quotidiana burkinabé. Anche il piccolo palazzo reale è dipinto a mano con motivi geometrici, per distinguerlo dalle altre costruzioni.
Tiebelè non è sicuramente un villaggio africano come gli altri. Oltre le case considerate delle vere e proprie opere d'arte, il villaggio dei Kassena si differenzia nel continente africano anche perché è l'architettura stessa del villaggio l'arma di difesa dell'etnia, in parte musulmana, in parte animista: a Tiebelè si accede tramite un unico ingresso che conduce ad un corridoio su cui affacciano le varie abitazioni. Chi riesce a giungere nel cortile centrale, da cui si arriva alle varie abitazioni, senza suscitare la reazione degli abitanti, dovrà ugualmente chinarsi a carponi per passare sotto una piccola porta da cui finalmente si entra nel cuore del villaggio.
