Ultimo volo Alitalia: storia dello stile e del design Made in Italy a bordo
Un pezzo d'Italia se ne va. Alitalia chiude e il volo Catania-Roma Az 1586 del 14 ottobre 2021 ore 22:05 sarà l'ultimo della compagnia di bandiera italiana che ha portato il made in Italy in volo in tutto il mondo. Si chiude per sempre un capitolo dell'aviazione italiana fatta di viaggi e soprattutto di persone che hanno segnato più di mezzo secolo di storia, dal Dopoguerra fino ad oggi, rappresentando lo stile e il design italiano nel mondo.
Il design e lo stile Alitalia nel mondo
Quando nel 1960 l'architetto Ignazio Gardella progetta gli interni dei velivoli Douglas DC-8 di Alitalia è chiara la visione dell'azienda che, dalla primordiale Alitalia-Aereolinee Italiane Internazionali, crea un sodalizio tra architettura, design e moda in volo unico, che sarà la cifra stilistica di Alitalia nel mondo. Non stupisce la collaborazione quindi tra la compagnia di bandiera italiana e Rolls Royce che ha fornito i motori per quelli che sono stati indicati come “i più moderni e confortevoli aerei a reazione”.
Già nel 1960, il terminal milanese di Alitalia, progettato da Gio Ponti, ha reso evidente quanto la compagnia italiana viaggiasse in parallelo con le tendenze contemporanee. Il modus operandi era simile a modelli americani come la Panam Airlines, riferimento chiaro anche in molti interni delle cabine, che si distanziavano dai colori pastello di altre compagnie aeree per abbracciare poche tonalità calde, distintive dell'accoglienza italiana.
Le prime boutique d'arte a bordo di Alitalia
Ha fatto storia lo slogan all'interno dei velivoli Alitalia che recitava: “I pittori italiani contemporanei collaborano con Alitalia per rendere più attraente il vostro volo”. Venivano venduti quadri di artisti contemporanei come Guttuso, Santomaso e Corpora, pratica che ha segnato l'inizio dell'era delle boutique a bordo. Anche il design ha giocato un ruolo fondamentale nella storia di Alitalia che arriva a realizzare un paio di occhiali da sole componibili Alitalia Sport-Frames progettato da Kuno Prej-De Meyo e che sarà selezionato per il Compasso D’oro 1982.
La storia delle divise Alitalia
Alitalia nel mondo si è sempre distinta per il suo stile a bordo. È stata infatti una scelta rivoluzionaria e lungimirante quella della compagnia di bandiera italiana quando ha deciso di creare un connubio indissolubile tra Alitalia e la moda, in un paese in pieno boom economico e che si stava affermando per il suo Made in Italy nel mondo proprio grazie alla moda. Così le prime divise portavano la firma austera delle Sorelle Fontana.
Arrivano gli anni Settanta e le gonne si accorciano sopra al ginocchio, le giacche hanno le maniche a tre quarti e con la loro palette blu avio fanno risaltare i guanti bianchi nelle divise di Delia Biagiotti. La firma di Mila Schon per le divise introduce l'epoca del verde, dal mela all’oliva, che sarà distintivo del tricolore in volo e di Alitalia nel mondo che raggiungerò il massimo dell'eleganza con le uniformi firmate Giorgio Armani nel 1991. L'ultimo ruggito della compagnia di bandiera è rappresentato dalla collaborazione di Alberta Ferretti nel 2016, chiamata dall'azienda partner Etihad Airways che voleva rilanciare Alitalia, purtroppo senza successo.