Un cucciolo di robot da adottare: arriva la prima Casa Adozioni di Robot al mondo
Ferraglie Canaglie, Vecchi Lattanti e Teneri Bulloni, sono una cinquantina, ciascuno ha una sua scheda con nome, data di nascita, segni particolari e breve presentazione. Li potete vedere sul sito adottaunrobot.com: la prima Casa Adozioni di Robot da compagnia al mondo.
"Qui trovano casa Robottini Orfani del progresso industriale, del consumismo, del merchandising, dei retro computer e della tecnologia in disuso. Se vuoi avere uno di questi Robot invia una prenotazione di adozione, spiegando il perché saresti il genitore migliore per il Robottino scelto. Sarà ricontattato il "genitore adottivo selezionato" e gli verrà spiegato tutto su come avere la compagnia del Robot a casa sua per sempre. Non è solo un fattore economico, sarà un fattore di cuore".
L'idea stravagante, ma giocosa quanto basta per essere presa sul serio, è venuta a Massimo Sirelli, writer, art director dello studio Dimomedia, docente di progettazione grafica allo Ied di Torino, di 33 anni: un robot di compagnia, da adottare e perfino portare a casa, per chi ha qualche problemino con gli esseri umani o anche solo per chi vuol fare amicizia con simpatiche ferraglie. Con ingegno e ironia Sirelli ha realizzato un'invenzione d'arte e d'artigianato assieme, nata dal buon senso e da un forte senso etico, recuperando scatole di latta e di cartone, bulloni, viti, e qualunque altro materiale di scarto.
"Mi chiamo Massimo e adoro i Robot da sempre, sono cresciuto negli anni '80 quando in TV Mazinga, Transformers, Voltron occupavano le mie giornate. Ho sempre avuto una forte attrazione per le cantine, i garage, le soffitte e i cassetti pieni di robe vecchie e non utilizzate. Negli ultimi anni ho girato per i mercatini di molte grandi città: ho camminato nelle fitte vie di Khan el khalili a Il Cairo, ho contrattato con i venditori di Monastiraki ad Atene, nei vicoli del Barrio Gotico a Barcellona e al Carreau du Temple nel Marais di Parigi. A Gammel Strand a Copenhagen, nella Piazza del Mercato di Malmö, al Souk di Assuan e Luxor… e per le stradine del Balon e del Cortile del Maglio a Torino. Costruire questi Robot per me è un atto d'amore, cercando di raccontare le storie di vita delle persone che ho incontrato e degli amici che mi stanno intorno".
Guglielmo Farò, Icaro Grill, Virgino, Maik Taisonne, Filippo Manaro e Gertrude La Monaca, sono alcuni dei robot di compagnia; e non si pensi a nulla di super tecnologico, niente di 2.0, ma solo orfani del progresso, dell'i-tech e del consumismo, a cui Sirelli ha dato nuova vita, forse anche un'anima, e che non aspettano altro che voi.