Vendesi case ad 1 euro per ripopolare l’Abruzzo
Ha stupito tutti l'annuncio dell'amministrazione comunale di Lecce nei Marsi di case in vendita al prezzo simbolico di 1 euro in centro città. Il Sindaco Gianluca De Angelis, per contrastare lo spopolamento del piccolo paese in provincia dell'Aquila, in Abruzzo, ha deciso di aderire ad una formula già usata da altri comuni italiani: "Con una delibera di consiglio abbiamo accettato la donazione e acquisito al patrimonio comunale immobili nel centro storico, con lo scopo poi di venderli, tramite procedura pubblica, simbolicamente a un euro. Scopo di ciò è recuperare quella zona di paese che, con il passare del tempo, sta subendo un abbandono".
Chi vuole acquistare casa ad 1 euro deve solo assumersi l'onere delle ristrutturazioni. Il Comune farà da intermediario per garantire il recupero e la restituzione alla comunità di una parte della città, ormai disabitata. Il Sindaco di Lecce nei Marsi si augura appunto di contrastare con questa iniziativa il progressivo spopolamento del paese che, come altri centri montani e collinari abruzzesi, a partire già dal terremoto della Marsica del 1915 per finire con l'ultimo terremoto che ha danneggiato l'Aquila nel 2008, ha visto incrementare il fenomeno dell'emigrazione, soprattutto dei giovani. Lecce nei Marsi, tipico paese di montagna fondato nel X secolo, oggi conta meno di 2000 abitanti, solo 26 abitanti per chilometro. Così l'amministrazione comunale ha accettato nel patrimonio pubblico la donazione di vecchie abitazioni del centro storico della città da rivendere ad 1 euro: un progetto rivolto a tutti, specialmente i più giovani che negli anni hanno preferito la vicina Roma o altre città più movimentate e che si spera, richiamati dal costo irrisorio, tornino a ripopolare questi territori, "a patto che", aggiunge Gianluca De Angelis, "si proponga un preciso e sostenibile progetto di ristrutturazione e rivalutazione della casa acquistata".