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Venezia deserta nelle fotografie di Danielle e Luc Carton

Le immagini di Venezia completamente deserta durante il lockdown di marzo 2020 hanno fatto il giro del mondo. E mentre la città senza turisti e stretta negli orari del coprifuoco torna a svuotarsi lentamente, di nuovo, riviviamo una Venezia che non avremmo mai immaginato, quella fotografata da Danielle e Luc Carton nel nuovo volume, “Venezia deserta”, edito da Jonglez, augurandoci di non doverla vivere mai più così.
A cura di Clara Salzano
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Calli, portici, campi, campielli, canali, tutti completamente vuoti, Piazza San Marco deserta, un Canal Grande ‘addormentato', le saracinesche di Rialto chiuse, la stazione ferroviaria di Santa Lucia senza viaggiatori, i piccioni che si aggirano ovunque senza che qualcuno possa arrecare loro disturbo: a Marzo 2020, mentre in Italia tutto si fermava a seguito dell’epidemia di Covid-19, anche Venezia entrava in una severa e storica quarantena che avrebbe prodotto delle immagini della città che nessuno si sarebbe mai immaginato prima di vedere. Venezia completamente vuota, senza aerei nel cielo, negozi chiusi, tende abbassate, canali senza imbarcazioni e soprattutto nessun turista. Il reportage fotografico di Danielle e Luc Carton, edito da Jonglez, è il racconto per immagini proprio di quel periodo. Il loro volume Venezia deserta” è la testimonianza di una città dall'atmosfera unica, affascinate, proprio per la sua eccezione e che ci auguriamo di non dover mai più vedere così.

Le immagini di Venezia completamente deserta durante il lockdown di marzo 2020 hanno fatto il giro del mondo. E mentre la città senza turisti e stretta negli orari del coprifuoco torna a svuotarsi lentamente, di nuovo, riviviamo una Venezia che non avremmo mai immaginato, quella fotografata da Danielle e Luc Carton nel nuovo volume, “Venezia deserta”, edito da Jonglez. Un reportage fotografico eccezionale che immortala Venezia completamente vuota durante il lockdown di marzo. "Luoghi simbolo dell'Italia nel mondo come la splendida piazza San Marco, di solito brulicante di vita ma che in questa occasione appare come la scenografia di una temporanea ritirata degli esseri umani; le tavole utilizzate per le passerelle dell'acqua alta accatastate con ordine ai margini della piazza, insieme a sedie e tavolini dei bar, desolatamente chiusi. La perfetta geometria delle ombre accompagna ed evidenzia dolcemente i profili di edifici, colonne, scale. Gli unici attori protagonisti sono l'immensità dello spazio e il silenzio. Niente più campane per le messe, solo il rintocco delle ore, l’unico e ultimo suono regolare della giornata. Neanche la più piccola imbarcazione in circolazione, a parte i rarissimi battelli che trasportano merci.", raccontano i due fotografi.

“Venezia deserta” è una preziosa testimonianza di un momento storico che non conosce eguali, di una città dove il caos, la frenesia, lasciano il posto al silenzio. Se non fosse per qualche piccola traccia come i panni stesi e alcuni striscioni colorati alle finestre che gridavano "Andrà tutto bene", dalle fotografie di Danielle e Luc Carton, residenti a Venezia dal 2007, poteva sembrare che l'umanità fosse sparita e fosse caduta sotto un velo di letargia diffusa. E mentre ogni segno di presenza umana scompariva, la natura recuperava i suoi spazi e si faceva gloriosa. Le fotografie di Venezia completamente vuota hanno restituito un'immagine di una città suggestiva che non tornerà.

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