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Verona, ecco il primo cimitero verticale

Il Cimitero verticale è il primo grattacielo funebre che sorgerà a Verona dove i morti saranno seppelliti “non sottoterra ma verso il cielo infinito”.
A cura di Clara Salzano
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Un cimitero verticale a San Michele Extra, nella zona di Fondo Frugose, periferia est di Verona, è questa la proposta arrivata al Comune scaligero che da tempo cercava di vendere l'area di 72.523 metri quadri, proveniente dal lascito Achille Forti. Circa 11 milioni di euro è la cifra offerta dalla società Cielo Infinito per acquistare tale terreno. "La cifra offerta per l'acquisto del terreno pubblico", commenta il sindaco Flavio Tosi, "è di grande interesse, considerando che l'ultima asta si era conclusa con un'offerta di appena 750mila euro, quindici volte più bassa rispetto al valore al quale ora potrà essere venduta l'area e per questo non accettata dalla Giunta. L'area verrà valorizzata a favore della comunità".

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La società Cielo Infinito ha presentato al Comune di Verona il progetto per realizzare un edificio dedicato esclusivamente alla sepoltura di defunti: ecco il primo grattacielo cimiteriale d'Italia. L’idea era già stata lanciata tre anni fa a Milano e aveva subito fatto scalpore. Almeno trentaquattro piani di palazzo, Cielo Infinito era il nome del progetto, in grado di ospitare fino a 60mila salme. I progettisti Pier Giulio Lanza (presidente di Icon Consulting Srl) e l’architetto Riccardo Manfrin avevano dichiarato che “il progressivo invecchiamento della popolazione, gli spazi disponibili sempre più ridotti, le nuove abitudini e gli attuali stili di vita, rendono necessarie nuove soluzioni per affrontare un tema delicato come il culto dei defunti. Grandi aree da dedicare a spazi cimiteriali possono infatti risultare non solo difficili da reperire ma anche scomode, anti-economiche e poco fruibili da anziani e disabili. Di qui l’idea di realizzare una struttura moderna, semplice e snella nella sua organizzazione a torre, in cui la verticalizzazione sembra incarnare l’idea dell’ascesa verso il cielo e nello stesso tempo costituirebbe la risoluzione al problema della qualità e quantità delle superfici disponibili”.

"Se è vero che la verticalizzazione potrebbe idealmente e cristianamente incarnare l’ascesa verso il cielo per chi passa a miglior vita, la soluzione proposta nasce per superare il problema della qualità e della quantità delle superfici disponibili". Il progetto prevede ambienti luminosi, climatizzati e sicuri, spazi per funzioni sia religiose sia laiche, presenza di tutti i servizi necessari, con la possibilità di destinare una parte della struttura a iniziative culturali e all’esposizione di opere d’arte. Prima dell'aggiudicazione definitiva, tuttavia, la variante urbanistica dovrà passare in Consiglio comunale, dove già si prevede battaglia per l'approvazione (il PD già tuona «per la prima volta è il privato a decidere la destinazione urbanistica mentre il Comune si limita a stilare il tariffario di vendita diversificandolo a seconda della destinazione"). Resta dunque ancora da vedere se Verona riuscirà a realizzare quello che a Milano è rimasto solo un progetto nel cassetto.

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