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Vespampère, la classica Vespa 98cc torna a nuova vita

Giulio Iacchetti reimmagina la classica Vespa 98cc con sedile a sbalzo e motore elettrico per un tuffo nel passato dallo stile retrò e tutti i comfort della contemporaneità.
A cura di Clara Salzano
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Nel 1946 la Piaggio presentava sul mercato la sua prima Vespa 98cc. Dopo più di 70, il designer Giulio Iacchetti ha deciso di reinterpretare lo storico modello Vespa di Pontedera con Vespampère, la Vespa che conserva l'inconfondibile design italiano ma con un motore elettrico e un sedile a sbalzo. Vespa è uno dei più famosi simboli del made in Italy nel mondo e dello stile italiano per eccellenza. Basata sulla sagoma dello scooter più conosciuto al mondo, Vespampère si ispira alla tradizione ma contemporaneamente presenta una forma più snella ed ecologico: grazie alla presenza di un motore elettrico, è stato possibile assottigliare le scocche laterali rendendo in questo modo il veicolo anche più leggero rispetto alle ultime generazioni di Vespa.

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La Vespampère di Giulio Iacchetti reimmagina la classica Vespa 98cc. Il nuovo modello ecologico è stato pensato per avere una maggiore agilità nel traffico cittadino. A differenza delle ultime generazioni delle Vespe Piaggio, che sono diventate più pesanti nel corso degli anni, Vespampère elimina tutti quegli elementi che risultano superflui per creare un modello più leggero e facile da guidare, oltre che meno inquinante. Il motore elettrico occupa molto meno spazio rispetto al motore a gasolio ed è anche più ecologico. Sulla pedana sono stati inseriti elementi antiscivolo che rendono il design ancora più accattivante.

Il classico faro tondo resta un elemento caratterizzante, ma essendo a LED perde la forma a goccia per favorire un alloggio dello smartphone. Tutti i comandi, infatti, come il tachimetro, il misuratore del carburante e le luci funzionano con un'app. Gli specchietti retrovisori contengono anche gli indicatori di direzione. Inoltre grazie allo scomparto speciale sul cruscotto, il telefono si ricarica dall'impianto elettrico del veicolo e viene protetto dalle intemperie da una copertura trasparente. Giulio Iacchetti riesce a dimostrare come sia possibile rendere omaggio alla tradizione senza rinunciare all'innovazione.

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