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VUILD realizza la prima casa fabbricata digitalmente

All’interno del villaggio montuoso di Nanto, in Giappone, è stata realizzata la prima casa fabbricata digitalmente. Il progetto è dello studio giapponese VUILD che si fa promotore dell’artigianato dell’era digitale con un modello abitativo completamente innovativo, facile da realizzare ed eco-sostenibile.
A cura di Clara Salzano
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L'artigianato dell'era digitale ha fatto il suo ingresso in Giappone, all'interno del villaggio montuoso di Nanto, dove lo studio di architettura VUILD ha realizzato la prima casa fabbricata digitalmente. "Marebito no Ie" offre un modello abitativo completamente innovativo, facile da realizzare ed eco-sostenibile.

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"Marebito no Ie" utilizza la macchina per la lavorazione del legno 3D "ShopBot" e il legno locale per costruire la casa. Lavorando il legno localmente si riducono i trasporti a lunga distanza, il carico ambientale, i tempi e i costi che erano finora inevitabili per costruire nel villaggio di Nanto sulle montagne. Il progetto di VUILD è stato introdotto allo scopo di creare un meccanismo che consenta ai produttori di materiali locali di elaborare digitalmente legname per consegnare direttamente i prodotti agli utenti finali senza passare attraverso la filiera.

Il progetto di VUILF è la fusione del tradizionale gassho-zukuri, le tipiche case in legno con i tetti spioventi in paglia radicate nel villaggio di Gokayama sin dall'antichità, del legname locale e della moderna tecnologia digitale. L'obiettivo è quello di creare una nuova forma architettonica. Nella zona le montagne e le foreste coprono il 97% della terra del villaggio, con una popolazione di circa 600, di età superiore ai 65 anni per la maggior parte. "Marebito no Ie" vuole fornire nuove abitazioni da usare come seconde case per andare a trovare i parenti o come rifugi turistici, per evitare le continue migrazioni avanti e indietro di questa zona montuosa. Per riuscirci gli architetti di VUILD hanno creato un vero e proprio nuovo ciclo di produzione: le macchine "shopbot" per la fabbricazione digitale sono state installate nella segheria locale; le risorse sono state recuperate nel raggio di 10 chilometri dal villaggio; i residenti locali sono stati tutti coinvolti nella progettazione e realizzazione; sono state create assi di legno piccole che sono facili da trasportare e che possono essere usate per costruire secondo il metodo tradizionale gassho-zukuri. In questo modo le comunità locali potranno produrre e fabbricare case e legno da soli.

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