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William Kentridge a Roma per il più grande progetto di public art sul Tevere

A Roma torna la grande arte pubblica con un progetto firmato Kentridge che rappresenterà le tensioni della storia sociale della Città Eterna, dal passato al presente.
A cura di Clara Salzano
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Provvisoriamente intitolato ‘Triumphs and Laments (Trionfi e lamenti)', l'ultimo lavoro site-specific dell'artista sudafricano William Kentridge è un fregio lungo 550 metri sui muraglioni del Tevere, tra ponte Sisto e ponte Mazzini, o “Piazza Tevere” come l’ha battezzata TEVERETERNO Onlus, l’associazione promotrice di questo progetto. Scopo dell'iniziativa è restituire il fiume alla Città Eterna e alla sua vita quotidiana.

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Reduce recentemente dalla magnifica mostra “The Refusal of Time” al MAXXI, Kentridge realizzerà più di novanta grandi figure, alte fino a nove metri, a rappresentare il procedere tra trionfi e sconfitte di Roma dall’età dei miti al presente. Sarà dunque il Tevere lo scenario della prima opera romana di public art dell'artista sudafricano. Grazie alla pulitura selettiva della patina di smog e la patina biologica che si è accumulata sui muraglioni negli anni, secondo una tecnica ideata e utilizzata dall’artista statunitense Kristin Jones nello stesso luogo già nel 2005, non saranno alterate le caratteristiche chimico fisiche del travertino lungo il fiume. L'operazione, perfettamente compatibile con la tutela dei monumenti storici, vedrà inoltre l'intervento di una squadra internazionale di artisti, architetti, urbanisti e professionisti della cultura. Il fregio, inizialmente in grande scala, sarà poi lentamente cancellato negli anni dalla sporcizia che si accumulerà di nuovo sulle pareti dell'argine che costeggiano il fiume capitolino, per un progetto continuamente trasformato dall'inesorabile trascorrere del tempo.

Le figure, che sembreranno camminare controcorrente, racconteranno la storia di Roma attraverso una processione che si potrà ammirare dalle banchine lungo il fiume e dal livello del Lungotevere. L’opera, il più grande fregio mai ideato dall’artista, sarà inaugurata nel 2014 e si concluderà nel 2015 con una serie di performance multidisciplinari realizzate sullo sfondo del fregio. Il progetto metterà la rinascita del Tevere al centro di un’incisiva strategia di rinnovo urbano e il fiume riconquisterà un ruolo fondamentale  nella vita dei romani e nell'interesse dei turisti.

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