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Apre la “Nuvola” di Fuksas: 7 cose da sapere sul nuovo Centro Congressi di Roma

Il 29 ottobre 2016 inaugura la Nuvola di Fuksas all’Eur, sono trascorsi più di sedici anni dall’approvazione del progetto e nove anni di cantiere per vedere conclusa una delle opere più discusse della storia dell’architettura italiana.
A cura di Clara Salzano
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Si sono voluti ben nove anni di lavori per costruire un progetto promosso ormai nel lontano 2000 ma finalmente il 29 ottobre 2016 inaugura il Nuovo Centro Congressi di Roma che tutti conosceranno come la "Nuvola" di Fuksas. È stato sicuramente uno dei progetti più discussi degli ultimi decenni in Italia. era il 1998 quando fu indetto il concorso internazionale per la progettazione del Nuovo Centro Congressi di Roma, dal quale uscì vincitore lo studio Fuksas. E a distanza di nove anni da quando fu posta la prima pietra del complesso architettonico, 11 dicembre 2007, la "Nuvola" di Fuksas all'Eur è prossima all'inaugurazione e diventerà effettivamente operativa solo a gennaio del 2017. Ecco alcuni punti salienti da conoscere prima della sua apertura:

Photo credit: ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images
Photo credit: ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images

1. Il progetto

Il disegno architettonico è caratterizzato da tre elementi differenti: 1) la "Teca" rappresentata dalla scatola esterna che si mostra come un grande parallelepipedo, orientato longitudinalmente, di acciaio e vetro; 2) la "Nuvola" costituita da una forma geometricamente definita in policarbonato posizionato all'interno del teca; 3) la "Lama" costituito da un edificio autonomo, che affianca la teca, destinato a contenere un albergo di 441 camere. Mentre la Teca e la Nuvola costituiscono un unico complesso architettonico inseparabile e iconico, la Lama è rappresentato dall'edificio che affianca la Teca, sviluppato lungo 17 piani fuori terra in cui saranno contenuti 18000 metri quadrati di hotel e per la cui apertura al pubblico si dovrà ancora attendere del tempo: probabilmente, dopo essere costata 35 milioni di euro, verrà rivenduta dall'Ente Eur per 50 milioni di euro.

2. La costruzione

Il nuovo Centro Congressi di Roma sorge su una superficie di 55000 metri quadrati. All'interno della struttura scatolare, che è alta 39 metri, larga 70 e lunga 175, lo spazio è caratterizzato da un'articolazione libera e ariosa in cui si innesta la "Nuvola" All'interno della Nuvola, costruita da nervature di acciaio e rivestita da un telo trasparente di 15000 metri quadrati, trovano luogo un auditorium da 1760 posti con punti ristoro e servizi di supporto annessi. Poltrone rosse Frau e lampadari Guzzini caratterizzano lo spazio interno della Nuvola. Un grande parcheggio per 600 posti auto è situato nel piano seminterrato del complesso architettonico.

Il Nuovo Centro Congressi è un’opera dallo straordinario valore artistico, caratterizzata da soluzioni logistiche innovative e dalla scelta di materiali tecnologicamente avanzati.

Massimiliano Fuksas

3. La Nuvola

È sicuramente il punto focale dell'intera struttura. Secondo il progetto di Massimiliano Fuksas, autore del disegno del nuovo Centro Congressi di Roma, la struttura si sarebbe dovuta chiamare "The Floating Space", ma in seguito ad un concorso internazionale è stato scelto il nome "La Nuvola" per indicare l'innovativa struttura dell'Eur. Quando la Nuvola, sospesa tra pavimento e soffitto da una fitta rete di cavi di acciaio, si illumina di notte, l'edificio sembra vibrare. La prospettiva interna del complesso architettonico varia inoltre in base al punto di vista dell'osservatore.

L'idea mi è venuta in un momento molto speciale. Ero al mare, un gruppo di nuvole venivano soffiate vie rapidamente attraverso il cielo da un forte vento. Mentre guardavo le nuvole mi sono ricordato un sogno che avevo avuto, che ha coinvolto la costruzione di un edificio che non aveva forma cristallizzata a tutti.
Massimiliano Fuksas

4. La funzione

Il nuovo Centro Congressi è stato progettato e realizzato per ospitare eventi congressuali, espositivi, fino ad un massimo di 9.000 persone tra auditorium e sale congressuali.

Photo credit: ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images
Photo credit: ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images

5. Il costo

A causa dei vari ritardi i prezzi per vedere la Nuvola completata negli anni sono lievitati ma oggi, ad inaugurazione prossima, l'opera è costata 238,9 milioni di euro, e cioè meno della cifra prevista in gara che ammontava a circa 270 milioni di euro. Il nuovo Centro Congressi di Roma è di proprietà di EUR S.p.A., partecipata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze per il 90% e per il 10% dal Comune di Roma.

6. Il consumo energetico

Un approccio eco-sostenibile caratterizza il progetto per il Nuovo Centro Congressi di Roma di Massimiliano Fuksas. Sul tetto della Teca sono stati installati elementi fotovoltaici che impediscono il surriscaldamento all'interno dello spazio scatolare e producono energia elettrica naturalmente necessaria per il funzionamento della struttura; l'uso di aria condizionata all'interno è bilanciata in base all'effettivo affollamento degli spazi grazie ad un sistema di climatizzazione a portata variabile.

7. Il contesto

La Nuvola di Fuksas è stata costruita in uno dei quartieri più iconici di Roma: l'Eur è il quartiere voluto da Benito Mussolini per l'Esposizione Universale degli anni Trenta, è la scenografia perfetta dei sogni di Fellini, è dove Pasolini ambientava i suoi film, è la nuova "residenza" della casa di moda Fendi che ha restaurato il suggestivo Colosseo quadrato, è dove sono stati edificate alcune opere d'ingegneria unica al mondo il palazzetto dello sport di Nervi e Piacentini. È all'Eur che guarda e si apre, da ogni suo lato trasparente e permeabile, il nuovo Centro Congressi di Roma.

Photo credit: ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images
Photo credit: ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images

Curiosità

Per realizzare il nuovo Centro Congressi di Roma sono state utilizzate 37mila tonnellate di acciaio che supera di cinque volte l'acciaio adoperato per la Tour Eiffel, e circa 58mila metri di vetro che, per dare un'idea del quantitativo, sono paragonabili ad una superficie pari a sette campi da calcio. In questi anni si erano diffuse alcune leggende metropolitane sul progetto come la dimenticanza di Fuksas di progettare i bagni o la necessità di deviare il laghetto dell’Eur per rinfrescare lo spazio interno della Nuvola d’estate: entrambe le voci sono state smentite dall'architetto italiano.

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