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Cestini dei rifiuti come canestri: quando la spazzatura diventa un gioco

“Questa non mancarla”: da Bari alle Filippine i bidoni della spazzatura si trasformano in canestri da basket per rendere divertente anche la raccolta dei rifiuti.
A cura di Clara Salzano
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Cestini dei rifiuti che si trasformano in canestri, marciapiedi che diventano campi da basket, bidoni della spazzatura che sembrano bersagli: il design è sempre più a disposizione delle città con arredi urbani che rendono anche le strade più cupe dei luoghi di divertimento. Succede a Strasburgo, a Bari, a Losanna, a New York e persino nelle Filippine. Compito di artisti e designer sembra essere quello di rendere giocosa anche la raccolta dei rifiuti e così i bidoni diventano dei canestri in cui fare centro con i rifiuti.

Non solo per i bambini il mondo attorno può essere un parco giochi, ma anche per gli adulti: così la rigenerazione urbana diventa sempre più un modo per applicare i concetti ludici alle città. Vari sono le iniziative da diverse parti del mondo. A Livorno, il Comune e l'Aamps ha ideato un progetto per rendere divertente gettare i rifiuti per strada trasformando dei comuni cestini in canestri da Basket: "Rifiuti a Canestro" è un'iniziativa che ha avuto molto successo e che può essere ripetuta ovunque nel mondo. A Bari è stata la Federazione Nazionale di Pallacanestro a rendere i bidoni della spazzatura dei perfetti bersagli in cui segnare con cartelli che invogliano al gioco come: "Questa non mancarla", "Vietato sbagliare" o "L'obiettivo è possibile".

Strasburgo è diventato un enorme campo divertimenti grazie al collettivo Démocratie Créative: i cestini sono canestri da basket con tanto di campo disegnato davanti per segnare e i bidoni sono il bersaglio conclusivo di un percorso ad ostacoli disegnato a terra. Il progetto si chiama Spielplatz Democracy ed è una proposta di trasformazione creativa dello spazio pubblico. Esso rippropone vari tipi di diversi sport su strada in modo da rendere ludici argomenti importanti come la raccolta dei rifiuti: " Al giorno d'oggi, la vita della città potrebbe essere riassunta in tre parole: i pendolari, il lavoro, il sonno", dice Florian Rivière, uno dei fondatori di Creative Democracy, "La città è una vera e propria argilla con la quale siamo in grado di giocare, è importante prendere tempo per osservare e immaginare cosa altro si può offrire a tutti noi! Dobbiamo semplicemente trasformare lo spazio pubblico in spazio vitale. Il programma Spielplatz ci permette di trasformare lo spazio pubblico in un vero e proprio parco giochi con l'arredo urbano".

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