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Roma, i cassonetti dei rifiuti diventano opere di street art

Cassonetti della spazzatura decorati come opere d’arte: così a Roma si combatte il vandalismo e il degrado urbano, grazie all’intervento dell’artista Christine Finley e di ReTake Roma.
A cura di Clara Salzano
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Passeggiando per le strade di Roma in molti avranno notato qualcosa di diverso nei soliti cassonetti dei rifiuti: non più colori tristi e banali ma decori allegri e fantasiosi arricchiscono questi oggetti urbani che spesso degradano le nostre città. Ecco l'ultima iniziativa di ReTake Roma, un movimento no profit che si è assunto il gravoso impegno di ripulire Roma dalle scritte sui muri, gli adesivi e la sporcizia che deturpano la città eterna. Spesso i graffiti, bisogna ammettere, non riescono ad abbellire le nostre città, seppur la street art trova ormai sempre più elogio e condivisione in varie parti del mondo, talvolta si dimostrano elementi che imbrattano i monumenti storici e gli edifici privati, risultando atti di puro vandalismo e come tali punibili legalmente. Ma "se effettuati con l’autorizzazione del proprietario del relativo spazio", fanno notare i membri di ReTake, "possono divenire vere e proprie forme di arte". Così l'associazione ha ideato nuovi modi creativi di rendere piacevole il decoro urbano e migliorare la qualità della vita della Capitale.

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Vari cassonetti di Roma sono stati trasformati in vere e proprie opere d'arte, grazie all'iniziativa dell’artista di fama internazionale Christine Finley chiamata ad operare nella Capitale da ReTake. Usando carta da parati decorata e alcuni particolari dipinti a mano, Finley trasforma quelli che sarebbero banali oggetti urbani in capolavori di street art, noti nel mondo come Wallpapered dumpsters. Dal Policlinico Umberto I alla Cassia fino a Ostia antica, i cassonetti dei rifiuti romani, da contenitori anonimi, sono destinati ad un futuro migliore e con loro anche l'intera città. L'operazione avviene in modo del tutto legale grazie alla collaborazione del movimento no profit con il Comune e con l'Ama, azienda che si occupa della gestione dei servizi ambientali. La street art diventa così un modo e un pretesto per combattere il vandalismo, la sporcizia e il degrado della città e donare nuova dignità a luoghi degradati di Roma.

Quello dei cassonetti decorati è però solo una delle tante iniziative di clean up di ReTake Roma, nell'ambito della loro campagna "No al vandalismo!", la cui parola d’ordine è fare comunità: “Scendi in strada, ripuliamo la città“, “Rimuoviamo i graffiti, i poster abusivi e tutto quanto rovina il posto in cui viviamo“, “Retake Roma è il movimento dei romani e che, divertendosi, vuole ridare Roma a chi la ama”. Tutti possono partecipare alle attività di ReTake Roma nei diversi quartieri della Capitale e contribuire attivamente all'abbellimento dello spazio urbano in cui si vive.

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