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60 anni del Guggenheim di New York: perché il museo di Wright è un’icona dell’Architettura

Quest’anno ricorre il 60° anniversario del “Solomon R. Guggenheim Museum” di Frank Lloyd Wright. Da quando ha aperto le sue porte il 21 ottobre 1959, il museo Guggenheim sulla Quinta strada ha segnato la storia dell’architettura cambiando per sempre la concezione degli spazi dedicati all’arte. Proviamo a spiegarne il motivo.
A cura di Clara Salzano
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Per chi vive o chi è in visita a New York, il museo Guggenheim sulla Quinta strada di Manhattan non passa certo inosservato, soprattutto se messo a confronto con la rigida griglia urbana di grattacieli della città. Quest'anno ricorre il 60° anniversario dell'iconico edificio progettato da Frank Lloyd Wright. Da quando ha aperto le sue porte il 21 ottobre 1959, il Solomon R. Guggenheim Museum ha segnato non solo l'estetica di New York ma ha cambiato per sempre la concezione degli spazi dedicati all'arte nel mondo. Non c'è dubbio che il Museo Guggenheim di New York sia uno dei più importanti capolavori dell'architettura contemporanea.

Il Solomon R. Guggenheim Museum ha compiuto 60 anni il 21 ottobre 2019. A luglio di quest'anno l'importante museo di New York è stato anche dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. L'edificio progettato nel 1958 da Frank Lloyd Wright oggi rappresenta una delle più importanti architetture del XX secolo. Richard Armstrong, direttore del Museo e Fondazione Solomon R. Guggenheim, ha dichiarato: "Mentre celebriamo i 60 anni come icona architettonica, il nostro capolavoro progettato da Wright continua a fungere da faro e ispirazione per i visitatori di tutto il mondo.". Perché l'iconico museo bianco sulla quinta Strada a Manhattan è unico al mondo è ha segnato per sempre la storia dell'architettura. Dall'esterno l'edificio sembra un nastro bianco che si avvolge a spirale attorno ad un cilindro capovolto. All'interno l'architettura lascia ancora più sbalorditi.

Solomon R. Guggenheim Museum, New York. Photo: David M. Heald © The Solomon R. Guggenheim Foundation, New York
Solomon R. Guggenheim Museum, New York. Photo: David M. Heald © The Solomon R. Guggenheim Foundation, New York

Mentre nel resto del mondo e della storia i musei venivano disegnati con forme comuni e regolari, Frank Lloyd Wright immagina uno spazio artistico in netto contrasto con i grattacieli vicini. Se a Manhattan negli anni Cinquanta si costruivano solo edifici alti e grattacieli di vetro, il più grande architetto americano del XX secolo decide di realizzare una costruzione bassa e dalle forme sinuose. Il 21 ottobre 1959 apre il Solomon R. Guggenheim Museum e nessuno aveva mai visto un museo del genere. All'interno il visitatore è accolto in un grande spazio a tutta altezza sormontato da una cupola vetrata simile ad una moderna cattedrale. Su questo spazio arioso affaccia l'aspirale, già denunciata in facciata, che avrebbe cambiato per sempre il modo di usufruire dell'arte.

L'aspirale del museo Guggenheim ha un preciso valore simbolico, come uno Ziggurat rovesciato, simbolo di continuità assoluta. In molti hanno visto nel Guggenheim di New York una torre di babele rovesciata che non separa ma unisce i popoli nel nome dell'arte. La scenografica forma del museo di Frank Lloyd Wright rivela in realtà una struttura meno ardita di quel che si pensi. La spirale è divide in due parti: l'anello esterno dove sono collocati i vari spazi espositivi, suddivisi dai setti murari portanti posti ad intervalli regolari a 30°; l'anello interno a sbalzo che accoglie il percorso di salita e discesa e permette ai visitatori di fruire delle opere d'arte e in contemporanea di vivere un'esperienza architettonica di interazione con l'edificio. I setti murari continuano fino in copertura dove diventano i costoloni della cupola creando un effetto drammatico interno impressionante.

Solomon R. Guggenheim Museum, New York. Photo: David M. Heald © The Solomon R. Guggenheim Foundation, New York
Solomon R. Guggenheim Museum, New York. Photo: David M. Heald © The Solomon R. Guggenheim Foundation, New York
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