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Alchemist, il ristorante di Copenaghen in stile planetario unico al mondo

L’ultima frontiera dell’alta cucina di Copenaghen si chiama Alchemist ed è il primo ristorante di lusso dove i commensali mangiano sotto una cupola in stile planetario che trasforma ogni cosa in un vero e proprio spettacolo mozzafiato in grado di portare tutti in un viaggio sia fisico che mentale.
A cura di Clara Salzano
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"La cucina olistica è pensata per essere vissuta." è con questa premessa che il ristorante Alchemist di Copenaghen sta incuriosendo il mondo intero. Dimenticate i comuni ristoranti di lusso, Alchemist è il primo ristorante al mondo che porta l'esperienza culinaria ad un livello mai vissuto prima. Meduse galleggianti eteree, luci brillanti del nord e alberi in movimento, sono alcune delle scene a cui commensali dell'Alchemist assistono mentre mangiano. Il nuovo ristorante di lusso di Copenaghen, progettato dallo Studio Duncalf, offre molto di più di una semplice cena.

Alchemist è un ristorante su tre piani, piuttosto costoso, che è caratterizzato da una cupola in stile planetario che immerge i commensali in un vero e proprio spettacolo interattivo. Con le sue varie stanze, 50 piatti e almeno una scena luminosa spettacolare, il nuovo ristorante di lusso di Copenaghen offre un'esperienza mai proposta prima. Il ristorante è stato progettato dallo Studio Duncalf coinvolto dal noto chef Rasmus Munk, lo stesso che ha servito una sacca piena di sangue e ciliegia o un piatto simile ad un posacenere, che guida la cucina dell'Alchemist. Gli spazi interni sono stati progettati per adattarsi al grande numero di portate previste nel menù. I commensali entrano nel ristorante attraverso un'imponente porta di bronzo, alta 3 metri, che contrasta con le sale dove mangiare in cui domina una grande spaziosità e un soffitto a cupola che viene usato come un planetario. la prima sala dove entrano i commensali è circondata da una parete vetrata, in parte destinata a bar, in parte a cantina che continua lungo i tre livelli del ristorante, e in parte con vista sulla cucina per permettere ai commensali di osservare la preparazione.

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Rasmus Munk è lo chef che ha inventato la cucina olistica: "Allo stesso modo in cui gli antichi alchimisti cercavano di fondere la filosofia, le scienze naturali, la religione e le arti per creare una nuova comprensione dell'ordine mondiale, lo scopo della cucina olistica è ridefinire e ampliare la nostra comprensione del concetto di ristorazione. La cena olistica è per definizione a più livelli. Si basa su elementi del mondo della gastronomia, del teatro e dell'arte, nonché della scienza, della tecnologia e del design, al fine di creare un'esperienza sensoriale onnicomprensiva e drammaturgica.". Il ristorante è nato inizialmente come un piccolo locale con sedici coperti a Copenaghen fino a quando Rasmus Munk non ha coinvolto Studio Duncalf per creare uno spazio più grande ed eccentrico. Il nuovo ristorante di lusso nasce al posto di un cantiere di imbarcazioni sull'isola industriale Refshaleøen di Copenaghen, diventato poi uno spazio di scenografia per il Teatro Nazionale Danese e oggi è il nuovo ristorante Alchimist.

La "sala planetario" si trova al secondo livello e misura 18 metri di diametro; è caratterizzata da una cupola su cui vengono proiettate immagini in movimento che vanno da un cielo notturno con l'aurora boreale a uno sciame di meduse che galleggiano tra i sacchetti di plastica. I commensali mangiano stando seduti attorno a tavoli di cemento, dove vengono serviti piatti come il cervello di un agnello glassato di ciliegie e il foie gras servito all'interno di una finta testa umana. Al terzo livello vengono serviti i dolci per un esperienza culinaria completa e senza eguali. Studio Duncalf ha dichiarato: "Lavorare su una scala così spettacolare aiuta intrinsecamente a creare un elemento teatrale. Sarebbe stato un errore, tuttavia, fare semplicemente affidamento sulla dimensione dello spazio per fare il lavoro, quindi abbiamo dovuto lavorare sodo per creare intrighi e atmosfera senza atmosfera che si dissipa semplicemente nel vuoto".

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